Ritratti: Musicisti del nostro tempo Maurizio Piscopo incontra Virginia Maiorana

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Ho conosciuto Virginia Maiorana allo Spasimo di Palermo in uno spettacolo magico sulle ninne nanne più belle del sud d’Italia insieme a Emanuela Fai. Quella sera rimasi incantato dalla voce e dalla sua maniera di raccontare la vita con la fisarmonica. Virginia Maiorana ha studiato fisarmonica sin da tenera età. Ha iniziato a sette anni con il M° Giuseppe Benevento. In età adulta si è dedicata allo studio dei tamburi a cornice con il M° Massimo La Guardia.
Laureata in Discipline della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo.
Il suo modo di suonare la fisarmonica è poesia pura che ti strega. Il suo sogno è quello di valorizzare la Cultura del Sud Italia, con particolare attenzione al grande patrimonio che la Sicilia offre. Canti e melodie tradizionali capaci di rapire e colpire dritto al cuore, con ritmi incalzanti, storie di passione e d’amore che si perdono nella notte dei tempi. Terre vicine unite dal dolore, dal tormento e dalla gioia.
-Quando nasce la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica nasce il 7 febbraio del 1985.
-A che età è avvenuto l’incontro con la fisarmonica?
L’incontro con la fisarmonica è avvenuto all’età di cinque anni. Allora mia nonna mi regalò una fisarmonica giocattolo ed io iniziai a scoprire questo strumento e a suonarlo come fosse una vera fisarmonica, i miei genitori capirono che forse non era semplice divertimento ma una vera e propria passione che andava assolutamente coltivata.


-Dove hai iniziato lo studio della fisarmonica?
Ho studiato fisarmonica privatamente presso il M° G. Benevento a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina.
-La fisarmonica è uno strumento per ballare o per sognare?
E’ bello ballare sulle note di una fisarmonica, ma è ancora più bello sognare ascoltando o addirittura suonando la fisarmonica.
-Cosa provi ogni volta che inizi un concerto?
Ogni concerto è un’emozione unica. Quando inizio a suonare entro in un mondo parallelo dove energia, passione e sentimento la fanno da padrone.
-Hai realizzato uno spettacolo sulle ninne nanne, cosa provi quando vai in scena con questo spettacolo?
NinnaSud è vera magia, suonare questo spettacolo provoca in me tanta ansia positiva, adrenalina e allo stesso tempo molta concentrazione.
-Tua mamma ti ha mai cantato una ninna nanna prima di metterti a letto?
Mia mamma cantava la ninna nanna che tutti noi oggi conosciamo, con NinnaSud ho scoperto un repertorio di ninna nanne del Sud Italia davvero emozionante.
-Quanta Sicilia c’è nella tua fisarmonica?
Nella mia musica c’è tanta Sicilia, o forse la mia musica è solo Sicilia! Amo la musica tradizionale del Sud Italia e in modo viscerale amo la mia terra.
-Chi sono i tuoi musicisti di riferimento?
A parte i grandi nomi collegati al mondo della fisarmonica, seguo con grande interesse le attività artistiche di musicisti locali.
-Che cosa si può fare per potenziare la musica nella scuola?
Credo sia importantissimo portare la musica nelle scuole attraverso laboratori e concerti didattici.
-Hai mai scritto delle canzoni o composto delle musiche per il teatro?
Scrivo musica, ma non ho mai scritto brani per il teatro.


-Tu e Palermo vi capite?
Non sono palermitana, questa città mi ha adottata circa quindici anni fa e non la cambierei per niente al mondo, nonostante le mille difficoltà posso affermare che io e Palermo abbiamo un vero feeling.
-Che cos’è il successo?
Il successo è un arma a doppio taglio, bello, ma pericoloso, io non ambisco al successo ma alla costante crescita artistica.
-Qual è la città dove vorresti suonare con la tua fisarmonica?
Mi piace molto suonare in Sicilia. Negli anni ho avuto tante occasioni per esibirmi in diverse città europee e attualmente non ho un desiderio particolare.
-Una definizione poetica della musica …
Già solo la parola MUSICA contiene a mio parere tanta poesia, per me la Musica è una bellissima espressione della propria anima.
– E’ vero che gli Artisti sono i grandi benefattori dell’Umanità?
Gli artisti attraverso la loro arte possono sicuramente trasmettere emozioni positive che fanno bene all’uomo.
-Quale brano suoneresti per i bambini di una prima classe elementare?
Ai bambini di una prima elementare suonerei una tarantella siciliana per catturarli con il ritmo allegro.
-Cosa pensi della fisarmonica utilizzata nel cinema d’autore?
Penso che il connubio sia perfetto, le grandi possibilità sonore di questo strumento si mescolano alla parola dandole più forza espressiva ed emotiva.
-Perché la fisarmonica ha così tanti cultori nel mondo?
La fisarmonica è stata per molto tempo legata alla tradizione popolare, ma in realtà, dalla sua nascita fino ad oggi, ha visto un’evoluzione e una diffusione tali che l’hanno portata ad essere conosciuta, amata e suonata in tutto il mondo.
-Secondo te si continua a studiare la fisarmonica in Italia?
Assolutamente, noto che sempre più persone si appassionano a questo strumento sia a livello amatoriale che professionale.
-Perché i genitori non regalano più strumenti musicali ai figli?
Purtroppo la tecnologia, nonostante sia di aiuto per molti aspetti, ha totalmente oscurato alcuni elementi fondamentali che nascono insieme all’uomo, uno di questi è la musica e quindi gli strumenti musicali. A questo punto mi sento di fare un appello a tutti i genitori, zii e nonni affinchè regalino strumenti musicali ai loro bimbi o comunque li avvicinino sempre più alla musica in tutte le sue forme.
-Quando finisce la musica?
La Musica non ha una fine, ma è un elemento in continua evoluzione, un mondo da esplorare giorno dopo giorno e mai finirà.
-Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
I miei progetti per il futuro sono la scrittura musicale, incisione di dischi, collaborazioni, insomma tutto ciò che possa farmi crescere artisticamente e umanamente.