Sono circa 150 i personaggi e le comparse che sono impegnati, da due mesi, nella preparazione della tradizionale Via Crucis Vivente che è organizzata ormai da anni dall’associazione “La Settimana Santa” che, diretta da Gerlando D’Angelo, mobilita tutto il paese e richiama, emigrati dall’estero e visitatori da ogni angolo della Sicilia. La ciliegina sulla torta è data dalla presenza dall’agrigentino Gaetano Aronica, regista e direttore artistico di un’opera che affonda le radici nella prima metà dell’ ‘800 quando Giuseppe Pitrè già scriveva del “Martorio” del Venerdì Santo di Cianciana.
“L’intera popolazione e tutte le famiglie sono coinvolte nella sacra rappresentazione – afferma il presidente dell’associazione D’angelo – ci avviciniamo ormai al 30° anniversario della nascita del sodalizio culturale che cade l’anno prossimo quando celebreremo l’evento con qualcosa di speciale, già in itinere. L’esperienza dei nostri attori dilettanti ci aiuta molto, grazie alle numerose esperienze delle tournèe fatte negli anni dall’associazione in Italia e all’estero”.
La manifestazione prenderà il via il Giovedì Santo dalla piazza Aldo Moro, davanti la chiesa madre. Proseguirà poi l’indomani sul percorso processione fino al caratteristico calvario, sulla collina della città. Toccante la cerimonia serale con il Cristo Morto riportato in chiesa. Il tutto è condito dalla recita del dramma sacro con i test dei 4 Vangeli, come ci indica Marika Sciurba, da anni collaboratrice nella regia dell’associazione per i testi. Le foto che presentiamo nell’articolo sono del fotografo agrigentino Giuseppe Greco.
Il regista Gaetano Aronica, di origini ciancianesi, precisa:
“Ritornare in Sicilia dopo più di trent’anni di peregrinazioni in ogni parte d’Italia e d’Europa, ha sicuramente una valenza diversa e coinvolge la sfera affettiva e sentimentale, la sfera della memoria per dirla con Sciascia. Come un novello Ulisse ritorno alla mia Itaca ed è sempre un ritorno speciale”.
“La tradizione della settimana Santa a Cianciana – precisa Aronica – mi riporta ai ricordi di bambino, quando i miei genitori mi raccontavano le storie religiose, quella di Gesù e del suo calvario. Ho cercato di inserirmi nella tradizione non rinunciando alle mie attitudini, al mio voler trovare un senso, oggi, attraverso a riscoperta delle tradizioni nobili. Ci saranno dunque delle novità, delle innovazioni che riguarderanno tutti i protagonisti, da Gesù a Caifa, a Pilato,Erode, Giuda. E grande spazio alla figura della donna, che come sappiamo, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella piccola e nella grande storia dell’umanità”.