Menfi: Lo storico Gioacchino Mistretta presenta via web il libro “Arte e artisti a Menfi dal XVII al XIX secolo”

580

In occasione della rassegna “Sostando tra le pagine”, organizzata dal Comune di Menfi dall’Istituzione Culturale “Federico II”, in seno a “Il maggio dei libri 2020” si sono avvicendate una serie di presentazioni di libri trasmessi sui siti web https://welcometomenfi.it e www.istituzionefedericosecondo.it, affinché l’hashtag #laculturanonsiferma sia una concreta pratica quotidiana, in un momento in cui, a causa del Covid19, è meglio restare il più possibile a casa per contribuire a tutelare la salute di tutti.
“Sostando tra le pagine” ha avuto due testimonial d’eccezione: l’attore Cesare Bocci, uno dei volti più noti del cinema, del teatro e della televisione, interprete di quella “sicilianità” nata dalla penna, dell’indimenticato scrittore e maestro Andrea Camilleri, e l’attrice Giusy Buscemi, d’origine menfitana, già Miss Italia 2013.
In questo contesto è presentato, anche il libro, “Arte e artisti a Menfi dal XVII al XIX secolo” pubblicato dalla Lithos Edizioni di Giacomo e Caterina Curseri, di Gioacchino Mistretta, presidente dell’Istituzione “Federico II” e noto studioso menfitano autore di innumerevoli saggi.


Nella prefazione del libro, Felice dell’Utri, critico ed esperto d’arte, così commenta: “Con questo ennesimo saggio, Gioacchino Mistretta continua ad approfondire la storia dell’arte della sua amata cittadina, dal XVII al XIX secolo, confermando Menfi quale apprezzabile giacimento culturale. Con impegno, riesce a catalogare, quasi censire con acribia e puntualità, il patrimonio culturale di Menfi, perché il Mistretta è un appassionato della bellezza, che cerca e trova anche tra le opere d’arte perdute a causa del terremoto o dell’incuria dell’uomo o tra le pennellate più recondite di un dipinto o di un simulacro che, a prima vista, non suscita emozioni in quanto la magnifica decorazione ad estofado de oro è stata mortificata dall’ignoranza e dalla devozione dei fedeli”.
Nel libro, che contiene, due note introduttive una del Sindaco di Menfi, arch. Marilena Mauceri e l’altra del rev. Alessandro di Fede Santangelo, arciprete di Menfi, per la prima volta, vengono documentate, anche, le opere d’arte che la borghesia e l’aristocrazia hanno fatto realizzare per le loro prestigiose dimore o per le loro piccole collezioni, descrivendole in moduli facilmente comprensibili al colto e al profano, senza scadere nel luogo comune, arricchendole di veridicità storica, attenta analisi critica e stimolanti riflessioni, di grande rigore scientifico.