Agrigento: Nasce l’itinerario turistico tra le miniere di zolfo. Interessate Cianciana, Cattolica, Montallegro.

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Il Distretto delle Miniere farà conoscere, attraverso un portale, la trasmissione di video, i tour fotografici virtuali e le apposite mostre, la storia e le immagini della geografia delle miniere di zolfo della Sicilia e in particolare della provincia di Agrigento. Sarà creato un itinerario turistico che porterà i visitatori fin dentro le miniere, oggi tutte dismesse, che alla fine dell’ ‘800 in Sicilia erano circa 800, tutte attive e con 40 mila uomini al loro servizio. Prenotare un viaggio nell’immenso patrimonio minerario siciliano non sarà cosa difficile, grazie ad un progetto del Distretto Minerario che rientra nel piano d’investimento delle risorse del Programma Operativo FESR 2007/2013 Sicilia, che vede nella Camera di Commercio di Caltanissetta l’ente capofila della società consortile.

Il Distretto Turistico delle Miniere abbraccia 28 Comuni a cavallo delle tre provincie Caltanissetta, Enna ed Agrigento, legati da un unico filo conduttore: le vie delle miniere. I Comuni agrigentini, interessati dalla presenza delle miniere chiuse e riaperte per eventuali visite turistiche, sono Agrigento, Aragona, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Cianciana, Favara, Montallegro, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa, Realmonte, Siculiana.
Grazie al portale web
www.distrettoturisticodelleminiere.it, in fase di realizzazione, si potrà seguire il suggestivo e unico viaggio lungo il sentiero dell’immenso patrimonio minerario siciliano.

Cianciana ingresso miniera con carusi
“L’obiettivo del portale – spiega Tarcisio Sberna, presidente del Distretto Minerario – è quello di raccontare, attraverso le immagini la vita degli uomini e ancor più dei “carusi”, i ragazzi, impiegati nelle miniere fin dalla più tenera età, costretti a lavorare a decine di metri di profondità, seminudi a causa delle alte temperature. La finalità del Distretto, infatti, è lo sviluppo delle attività turistiche legate al particolare e suggestivo itinerario delle miniere dello zolfo, del sale potassico e del salgemma che circoscrivono un triangolo della Sicilia, relegandolo a un profondo significato sociale di una storia che non appartiene solo ai siciliani e alla Sicilia, ma all’Italia tutta”.

In primo piano saranno le miniere di zolfo e di salgemma agrigentine, quelle di Cianciana, Casteltermini, Cattolica Eraclea e Realmonte, molto note e attive sino ad alcuni decenni fa, oggi chiuse, che potrebbero diventare dei musei veri e propri della civiltà mineraria, con la raccolta di tutti i reperti disponibili e con qualche testimonianza dalla viva voce degli anziani, allora “carusi” delle miniere.