Burgio – I sindaci agrigentini festeggiano l’acqua pubblica

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“Vittoria ! L’acqua è nostra, rimane pubblica”. E’ questo lo slogan che campeggiava ieri sera in piazza Umberto I a Burgio sul palco appositamente allestito per festeggiare l’approvazione della legge regionale sull’acqua pubblica.

Era scontato che la festa agrigentina per il varo della legge regionale sull’acqua pubblica si svolgesse a Burgio in quanto la cittadina della ceramica artistica e delle campane di bronzo è stata il piedistallo da cui sono partite, con buona parte del sindaci della provincia, tutte le iniziative che hanno determinato ben sette anni di lotte, dal referendum per l’acqua al blocco davanti al palazzo comunale di Burgio del commissario regionale che voleva requisire sorgenti, impianti e rete idrica e alla presenza in città del vicesindaco di Parigi, Anne Le Strat, paladina dell’acqua pubblica e invitata in città dal sindaco Ferrantelli a portare la sua testimonianza.

Burgio sindaci pe r acqua pubblica FOTO MINIO
Sulla piazza Umberto I, davanti al palazzo comunale e sulla piazzetta della fontana della Badia, dove sgorga una zampillante sorgente, c’erano tutti: i sindaci “ribelli” e i primi cittadini “pentiti”, oltre una trentina, con tanto di fascia tricolore, a festeggiare il recente provvedimento legislativo dell’Ars che offre agli utenti e alle amministrazione comunali di potere gestire in proprio il servizio idrico. E’ stata una festa a base di pane, salsiccia, panelle, olive e soprattutto di….. acqua fresca, con la presenze di delegazioni di cittadini arrivati da tanti centri agrigentini, nonostante le vacanze estive.
Sindaci,amministratori ed utenti sono arrivati a Burgio da Menfi, Camastra, Cammarata, Joppolo Gincaxio, Santo Stefano Quisquina, Cianciana, Sana Elisabetta, Grotte, Casteltermini, San Giovanni Gemini, Bivona, Calamonaci, Villafranca Sicula, Lucca Sicula, Santa Margherita Belice, Sant’Angelo Muxaro, Favara, Caltabellotta, Alessandria della Rocca, Sambuca di Sicilia, Cattolica Eraclea. Erano presenti pure i deputati regionali Margherita La Rocca, Salvatore Cascio, Michele Cimino e Giovanni Panepinto.

Burgio Alcuni Sindaci FOTO MINIO
Ha salutato gli amministratori comunali, i sindaci e le delegazioni dei centri agrigentini il sindaco di Burgio Vito Ferrantelli che ha precisato “come non si tratti soltanto della vittoria dei sindaci “ribelli” e “pentiti”, ma della vittoria di tutta la popolazione siciliana grazie al disegno di legge dell’Ars che afferma che l’acqua è un bene pubblico per la quale non si possono fare profitti e che si tratta di una legge organica che da la possibilità agli enti locali siciliani di potere le diverse tipologie dei servizi. Noi scegliamo quella pubblica”.
A turno per tutta la serata hanno preso la parola il sindaco Ferrantelli che ha letto pure un messaggio del vicesindaco francese Le Strat e i deputati Cimino, Cascio, Mangiacavallo, Panepinto, La Rocca, padre Catanzaro e Antonella Leto del Forum nazionale dei movimenti per l’acqua.