Ribera: Assemblea degli agricoltori, stato di agitazione continua per l’acqua. Le tre proposte del mondo agricolo, tra cui una manifestazione di protesta alla diga Gammauta

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Gli agricoltori del vasto comprensorio di Ribera, ben 14 comuni delle valli dei fiumi Sosio-Verdura, Magazzolo e Platani con la peculiarità dell’Arancia Dop, decidono, se non avranno puntuali risposte dalla Regione Siciliana, di passare alle vie di fatto con una manifestazione di protesta, con l’incarico ad un pool di legali per i danni subiti e con il mantenimento di un dialogo prolungato che porti alla istituzione di un tavolo tecnico periodico. Questo è quanto è stato deciso lunedì sera nel corso di un’affollata assemblea straordinaria dei coltivatori, con la presenza del sindaco Matteo Ruvolo e di alcuni consiglieri comunali, tenutasi nei locali de “La Palma”, con la richiesta di avere la concessione di un maggiore quantitativo d’acqua per irrigare diverse contrade che non sono state interessate dalle piogge dei giorni scorsi.

L’argomento centrale della discussione è stato la bretella di Gammauta che quando è in uso trasferisce l’acqua alla diga Castello. I coltivatori hanno lamentato il periodico “apri e chiudi” dell’invaso, formalizzando, stando a dati ufficiali forniti dalla Regione Siciliana, l’ipotesi di una scomparsa di 72.608 metri cubi d’acqua dai 137.668 di Gammauta, essendo stati trasferiti alla diga Castello in tre giorni soltanto 65.000 mc. Chiedono dove sia finita l’acqua, utilissima per l’irrigazione.

Per la prima volta hanno deliberato, dopo tre anni di siccità e di grave crisi agrumicola, di volere indire un manifestazione pacifica di protesta autorizzata da tenersi prossimamente sulla riva della traversa di Gammauta per la quale da tempo è stato chiesto un contatore che segni l’ingresso dell’acqua nell’invaso. Viene richiesto un dialogo costruttivo con l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino che dovrebbe farsi carico di istituire un tavolo tecnico periodico tra agricoltori, Enel, Assessorato Dipartimento delle Acque Servizio Dighe e l’Autorità di Bacino per trovare assieme l’applicazione delle richieste degli agricoltori a breve e medio termine. E’ stata segnalato l’estrema precarietà (periodica rottura delle tubazioni) dell’adduttore da 1000 mm che porta l’acqua dal Castello e Gammauta nelle sottostanti vallate.

L’associazione “Liberi Agricoltori” in un documento di ieri mattina scrive: “In caso di mancata risposta e di soluzioni concrete in tempi brevissimi, l’Associazione si vedrà costretta a dare mandato ad uno studio legale, fornendo tutta la documentazione raccolta in tre anni di crisi idrica, per avviare un procedimento legale”. Pare che uno stadio di avvocati, a titolo gratuito, abbia dato la propria disponibilità ad affrontare nelle aule di tribunale la delicata vicenda dell’acqua ad uso irriguo.

Va detto che l’acqua della diga Castello di Bivona, proveniente in parte dalla bretella Gammauta, per poco più di tre milioni di meri cubi viene distribuita nel corso di un anno intero anche per uso potabile a favore delle popolazioni di una dozzina di comuni del territorio centrale della provincia.