Bisacquino:”I Sapori del Futuro – Le vie del cibo e della lunga vita” Nei Monti Sicani il cibo diventa cultura, scienza e strumento di sviluppo

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Bisacquino, 25 ottobre 2025 – Il cibo come eredità, identità e motore di sviluppo. È questa la visione che anima “I Sapori del Futuro – La Dieta Mediterranea e i Segreti della Lunga Vita nei Monti Sicani”, il progetto promosso dall’IISS “Don Calogero Di Vincenti” di Bisacquino all’interno del percorso “Le vie del cibo e della lunga vita”, altra iniziativa ideata dalla Società per lo Sviluppo del Magazzolo Platani (S.MA.P).

Il progetto è finanziato dall’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale.

“I Sapori del Futuro” unisce scuola, ricerca e comunità nella riscoperta della Dieta Mediterranea e delle tradizioni culinarie dei Monti Sicani. Gli studenti dell’IISS “Don Calogero Di Vincenti” di Bisacquino, dell’IIS “Leonardo Sciascia” di Sant’Angelo Muxaro e dell’IIS “Cilluffo-Fiandaca” di Contessa Entellina sono protagonisti di un percorso che si sviluppa lungo tutto l’anno scolastico, dalla ricerca sul campo alla produzione multimediale, fino agli eventi pubblici che coinvolgeranno l’intera comunità.

 

L’obiettivo è duplice: preservare le ricette tradizionali e le abitudini alimentari che hanno reso i Monti Sicani un territorio di longevità, e trasformare questo patrimonio in competenze professionali concrete per le nuove generazioni. Attraverso la didattica laboratoriale e la collaborazione con il mondo accademico, il progetto punta ad affermare il “diritto a restare al Sud”, generando opportunità reali nel settore enogastronomico e turistico.

“I Sapori del Futuro è un percorso di formazione e rinascita culturale,” spiega il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Zambito. “Il cibo non è solo nutrimento, ma veicolo di conoscenza e modo per restituire valore ai luoghi e alle persone. È la nostra idea di futuro: restare al Sud con competenze e visione globale.”

Il progetto si articola in cinque fasi che accompagneranno studenti e comunità fino alla primavera del 2026. La prima fase, già avviata tra ottobre e dicembre, vede i ragazzi impegnati in una ricerca antropologica sul campo: interviste agli anziani del territorio, raccolta di testimonianze orali, analisi delle abitudini alimentari che hanno caratterizzato generazioni di abitanti longevi. Parallelamente, approfondiscono lo studio della Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio UNESCO, in collaborazione con nutrizionisti e storici dell’alimentazione.

Tra gennaio e febbraio 2026, la ricerca si tradurrà in pratica con l’elaborazione del “Menù della Lunga Vita”, un percorso gastronomico completo – dall’antipasto al dolce – che valorizza i piatti tradizionali locali. Ogni gruppo di studenti studierà, preparerà e registrerà la realizzazione del proprio piatto, dando vita a una serie di videoricette che saranno pubblicate sul sito dell’Istituto e sui canali social, sottotitolate in italiano e inglese per favorire la divulgazione internazionale.

A marzo 2026 è previsto un momento di confronto scientifico con l’Università degli Studi di Palermo: il seminario “Buon cibo, lunga vita: la scienza della Dieta Mediterranea” vedrà la partecipazione di nutrizionisti, medici, antropologi e studiosi di cultura alimentare siciliana, che approfondiranno il legame tra alimentazione e longevità nei Monti Sicani.

Tra marzo e aprile, gli studenti realizzeranno un “Calendario delle Feste e dei Sapori”, uno strumento che intreccia tradizione religiosa e gastronomia: ogni mese sarà associato a una festa popolare del territorio e al piatto tipico collegato. Ogni scheda conterrà la descrizione della festa, il piatto tradizionale, curiosità e immagini. Il calendario sarà distribuito in formato cartaceo e digitale nelle scuole e nei Comuni del comprensorio.

Il culmine del progetto arriverà a maggio 2026 con la “Giornata della Dieta Mediterranea”, un evento finale che coinvolgerà tutte le scuole alberghiere del territorio, gli anziani della comunità e i giovani studenti in uno show cooking intergenerazionale. Saranno allestiti stand con degustazioni, proiettate le videoricette realizzate, esposto il calendario e organizzata una tavola rotonda dal titolo “Educazione alimentare tra tradizione e innovazione”.

GLI APPUNTAMENTI DEL 28 E 29 OTTOBRE

Il progetto entra nel vivo in questi giorni con due appuntamenti che trasformeranno Bisacquino in un laboratorio di gusto e conoscenza. Martedì 28 ottobre, alle 11:10 presso la Sala e Bar “Di Vincenti”, si terrà l’incontro-dibattito “L’oro verde, un volano per l’export”, un confronto tra mondo accademico, imprenditoriale e giornalistico sul valore dell’olio extravergine siciliano e sulle sue potenzialità di mercato. A dialogare saranno il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Zambito, l’imprenditore francese Cédric Casanova, fondatore de La Tête Dans Les Olives, il Prof. Nino Triolo, docente e ricercatore, Fabrizio Carrera, giornalista enogastronomico e direttore di Cronache di Gusto, e la Prof.ssa Irene Zambuto, agronoma ed esperta di olivicoltura e qualità dell’olio.

Il giorno successivo, mercoledì 29 ottobre, a partire dalle 9:00 nei Laboratori “Di Vincenti”, andrà in scena lo show cooking intergenerazionale “Generazioni in Pentola”. Gli studenti degli istituti alberghieri, affiancati dagli alunni delle scuole medie, realizzeranno i dolci della tradizione dei Morti e di Tutti i Santi utilizzando mandorle coltivate nei terreni confiscati alla mafia. Sarà un momento speciale di condivisione con i nonni centenari di Bisacquino, testimoni viventi dei segreti della longevità e custodi delle ricette del passato, capaci di tramandare non solo ingredienti e dosi, ma gesti, storie e sapienza di vita.

L’IISS “Don Calogero Di Vincenti” mette a disposizione del progetto strutture d’eccellenza: due cucine professionali nella sede di Bisacquino, una cucina attrezzata nella struttura di Ficuzza, un moderno laboratorio di pasticceria, due aziende agricole di proprietà con produzioni di olio extravergine, vino e mandorle, oltre a un orto didattico per la coltivazione di prodotti freschi e stagionali. Un patrimonio strutturale che diventa risorsa educativa e opportunità concreta di formazione professionale.

“I Sapori del Futuro” rappresenta un modello di scuola aperta al territorio, capace di unire saperi antichi e innovazione, educazione alimentare e cittadinanza attiva, formazione e opportunità di lavoro. Un progetto che racconta la Sicilia come terra di conoscenza e longevità, dove la tradizione non è nostalgia ma il primo ingrediente del futuro, e dove i giovani possono costruire il proprio percorso professionale valorizzando il patrimonio culturale che li circonda, senza dover necessariamente emigrare per realizzarsi.