Si lavora alacremente per impedire che l’acqua del fiume Sosio-Verdura vada inutilizzata a mare. Il consorzio di bonifica AG 3 sta per completare il collegamento idrico tra Poggio Diana e lo sbarramento di Magazzolo per portare quanta più acqua possibile, ai fini irrigui, nel laghetto Gorgo di Montallegro e per riempire gli invasi collinari delle aziende agricole. La tubazione era fatiscente, presentava numerose perdite, doveva essere riparata e in qualche tratto sostituita. I lavori sono abbastanza celeri, con personale e mezzi della struttura consortile, per cui si ipotizza la messa in funzione della condotta tra qualche giorno.

Alla fine dei lavori, sarà necessario istallare due grosse motopompe, acquistate dalla Regione Siciliana l’anno scorso della potenza di 140 e 260 cavalli, proprio davanti alla centrale elettrica di Poggio Diana per immettere l’acqua nella tubazione di 600 millimetri, farla veicolare fino alla traversa di Magazzolo e convogliarla nella condotta esistente da 1.000 millimetri fino all’invaso di Montallegro. L’acqua, un volta immagazzinata e distribuita agli agricoltori da conservare nei laghetti aziendali, potrà tornare molto utile per irrigare la prossima estate diverse migliaia di ettari di agrumeto.
Si eviterà – come da tempo si batte l’associazione “Liberi Agrigentori” con il presidente Dino D’Angelo e centinaia di agricoltori e con l’amministrazione comunale diretta dal sindaco Matteo Ruvolo – che l’acqua del fiume Verdura vada inesorabilmente a mare dall’inverno fino a primavera di ogni anno. Docenti universitari palermitani hanno calcolato negli anni scorsi che, nel corso di un’intera stagione con piovosità media, dagli 80 ai 100 milioni di metri cubi d’acqua vadano a finire senza alcuna utilizzazione nel Canale di Sicilia. Gli agricoltori sperano nella continuità delle piogge e nella utilizzazione delle fluenze sempre attive nel bacino imbrifero del Sosio-Verdura.





