Ribera : Quando Mimmo Macaluso accompagnò ad Agrigento l’attrice di origine siciliana Katherine La Nasa oggi migliore attrice non protagonista agli Oscar della televisione Usa

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Una notizia che ho accolto con grande piacere, quella dell’assegnazione del 77° prestigioso Emmy Hawards, il premio Oscar della televisione, a Katherine La Nasa come migliore attrice non protagonista. Why? … Perché?

Durante l’estate del 2023 la professoressa Giovanna Miceli Jeffryes, nostra illustre concittadina, docente universitaria negli USA e scrittrice mi aveva chiesto di accompagnare in una sua visita in Sicilia, una cara amica di sua figlia, un’attrice di origini siciliane, desiderosa di conoscere l’isola dalla quale erano partiti i suoi antenati alla volta dell’America. Con lei ci sarebbe stato anche suo marito, anche lui un noto attore e non soltanto negli USA, dato che era dei protagonisti dell’arcinota serie televisiva Dinasty.

Era naturale che prima di incontrarla, mi fossi documentato su Katherine e sul web ho trovato diversi link che la riguardava: giovanissima si era distinta nel modo della danza e all’età di 14 anni era stata ammessa alla North Carolina School of the Arts. La notizia che mi sorprese fu scoprire che Caterina era stata la moglie di Dennis Hopper, uno dei più noti attori di Hollywood, interprete di Gioventù Bruciata con James Deen, ma soprattutto protagonista di uno dei film cult non soltanto della mia adolescenza: Easy Rider! E poi decine e decine di successi, come Velluto Blu, Il Corvo, Super Mario Bros, ed ancora Speed, con Sandra Bullock e Keanu Reeves, il prtagonista di Matrix e John Wick. Dennis Hopper assieme a Kevin Costner, era stato anche protagonista di Waterworld.

Con Danny Hopper, Katherina ha avuto un figlio, Henry Hopper, poi la separazione ed un nuovo matrimonio con l’attore French Stewart (Stargate, l’Ispettore Gadget 2) ed un altro divorzio. Poi l’incontro con Grant Show, noto interprete di Dynasty, da cui ha avuto la figlia Eloise.

Ecco con chi mi sarei incontrato, peraltro confortato dal mio pessimo inglese: per fortuna, oltre a mia moglie, mi accompagnava mio figlio Emanuele. Quindi l’incontro in un noto hotel di Agrigento e subito la sorpresa di confrontarmi con due straordinarie persone ed una ragazzina deliziosa; l’atteggiamento di Katherine e Grant nei confronti di sconosciuti come noi, è stato immediatamente caratterizzato da grande cordialità e garbo e siamo entrati immediatamente in sintonia, come vecchi amici. Nessun gap tra due modi di vivere completamente diversi traspariva dal loro atteggiamento; senza timore di apparire inopportuno, arrivai a chiedere a Caterina, se in quel modo ovattato di Hollywood, da giovanissima moglie di un mostro sacro, si fosse trovata a suo agio e lei (come peraltro prevedevo), mi rispose che quello di Hollywood, non era il paradiso che molti immaginano, ma una foresta fatta di predatori e prede. Ed è per questo motivo che aveva deciso di abbandonare quel mondo e dedicarsi al teatro. È il caso di ricordare che tutti gli attori di teatro, possono fare del cinema, ma non tutti gli attori di cinema possono darsi al teatro e lei poteva permetterselo: questo prestigiosissimo riconoscimento, lo dimostra. A Los Angeles la 77esima edizione degli Emmy sembrava scontata ed invece è stata ricca di colpi di scena: sul palco è salita Katherine La Nasa, premiata come attrice non protagonista per il ruolo della caposala Dana Evans al in ‘The Pitt’, una serie televisiva ambientata tra le corsie di un Pronto Soccorso di Pittsburgh.

 

Quel pomeriggio e quella sera d’estate di due anni fa, mentre sia all’hotel di Agrigento che in un pittoresco ristorante di Sciacca che si affaccia sul porto, sbirciavo i camerieri che riconoscendoli, fotografavano quasi di nascosto i due attori, ma osservavo discretamente anche Caterina e Grant, leggendo nei loro occhi la felicità di vivere quei momenti semplici in un mondo profumato di mare, reale e non di celluloide, bello nonostante mille contraddizioni.

La premiazione di Katherine per il suo ruolo in ‘The Pitt’ ha registrato anche un toccante momento, quando Noah Wyle, il dottor Carter di ‘ER – Medici in prima linea’ ha voluto ricordare – omaggiandoli – tutti gli operatori sanitari che erano di turno quella notte: “Sono lì per tutti noi!”

 

Mimmo Macaluso