Ribera: Sono arrivati la pioggia e i provvedimenti regionali

230

Finalmente, dopo circa un anno di attesa, è arrivata ieri notte la pioggia, chiesta a viva voce non solo da agricoltori e amministratori comunali, ma anche dai fedeli in preghiera nelle chiese. E’ piovuto a macchia di leopardo più o meno in tutto il territorio provinciale. Maggiori precipitazioni su terreni asciutti sono state registrate nel comprensorio centro-occidentale della provincia dove dall’estate scorsa si susseguono gli appelli degli agricoltori per l’acqua utile per irrigare. Abbiamo preso in esame la tabella delle precipitazioni cumulate nelle ultime 48 ore pubblicate dal Sevizio Informativo Agrometeorologico Siciliano della Regione Siciliana.

Questa la quantità della pioggia, caduta sul territorio, soprattutto dalle 6,00 alle 8,30 del mattino di ieri. Tra Sambuca di Sicilia, Montevago e Menfi sono caduti 36,4 millimetri. La quantità si è ridotta a 19,8 mm nel comprensorio dei Monti Sicani dove sono situate le dighe Raia di Prizzi, Gammauta di Palazzo Adriano, Castello di Bivona, Piano Leone di Santo Stefano Quisquina e Fanaco di Castronovo di Sicilia. Le precipitazioni atmosferiche sono diminuite nell’area centrale della provincia dove sono scese a 19,8 e a 16,4 mm. Fa eccezione il litorale di fronte al capoluogo agrigentino dove la pioggia è arrivata fino a 40 mm, il più alto indice dealla provincia. E’ stata tra 14,4, 10,6, 18,2 e 19,6 mm sul versante orientale tra Palma di Montechiaro, Naro, Licata, Canicattì e Campobello.

Non è stata un’acqua sufficiente per dissetare colture agrumari, ma ha rappresentato la possibilità, se pioverà ancora, di tenere in vita decine di milioni di piante, dato che ormai in buona parte la produzione della stagione è compromessa e con essa l’economia. Decine di migliaia di agricoltori sperano ancora nell’utilizzo dell’acqua residua delle dighe per un’irrigazione di soccorso. Si aspetta un intrevento della Regione. L’Autorità di Bacino invita i consorzi ad attingere in via straordinaria l’acqua pubblica dai corsi fluviali attraverso l’utilizzo di pompe mobili per salvaguardare di piante e produzioni per fare fronte alla crisi idrica delle campagne e per garantire le aziende zootecniche. L’Agea ha reso noto che entro il 10 ottobre prossimo gli agricoltori devono presentare domanda per il sostegno economico alle coltivazioni di agrumi, mandorlo, pistacchio ed olivo. Si tratta di una dotazione finanziaria della Regione che prevede la somma di 35 milioni di euro così suddivisa: 18 per il comparto agrumicolo, 11 per il settore olivicolo e 6 per mandorlo e pistacchio.