Il sindacato della Cgil, interpretando le difficoltà del personale del consorzio irriguo Ag 3, chiede, ma non ottiene ancora un incontro per valutare il posizionamento e i locali dove collocare le motopompe che serviranno per immagazzinare nei laghetti collinari l’acqua che sarà prelevata dal letto del fiume Verdura da utilizzare per scopi irrigui. Il responsabile del sindacato Franco Colletti ha scritto una nota indirizzata al commissario e al direttore del consorzio, lamentando la mancata convocazione dei dipendenti per discutere l’installazione della pompa in contrada “Poggio Diana”, alla sinistra del corso del fiume.
Le criticità lamentate dai lavoratori dipendenti riguardano l’assenza di un locale idoneo per la guardiania dell’area e per mettere in sicurezza le attrezzature idrauliche che potrebbero diventare oggetto di furto e le difficoltà della viabilità a causa della chiusura da tre anni della strada di collegamento Ribera-Poggio Diana bloccata da una grossa frana.
I lavoratori chiedono sicurezza perché non possono stare, notte e giorno, seduti in macchina a controllare la grossa e costosa motopompa acquistata da poco. Negli anni passati, un’apposita centrale di pompaggio, senza alcun controllo, nella stessa area, è stata smontata pezzo su pezzo e portata via dai ladri, bloccando l’accumulo negli invasi dell’acqua del fiume che è andata a mare inutilizzata. Secondo gli agricoltori, in un priodo di grave siccità, serve una soluzione immediata per evitare che l’acqua si perda quando potrebbe tornare utile in agricoltura.