Il vento come onda della vita che unisce e separa è il filo conduttore di MigrArti Film Fest Caltabellotta, che ha preso il via ieri e si concluderà mercoledì 11 a Caltabellotta. La prima rassegna sul cinema in Sicilia che guarda oltre i propri confini e il colore della pelle si tiene a piazzale Ruggero Lauria, dove sorge la cattedrale. Integrazione è la parola chiave. Integrazione, accoglienza, convivenza, ricchezza culturale e rispetto dell’altro. Racconti di speranza, di traversate, di vita e morte. Sono oltre quattromilacinquecento, tra lungometraggi, corti, documentari e film di animazione, i lavori presentati, e dopo un’accurata e difficile selezione, andranno in concorso poco più di quaranta titoli.
Il tema dell’integrazione e dell’internazionalizzazione delle culture ha coinvolto registi affermati ed esordienti di tutto il mondo: dall’Iraq all’Arabia Saudita, al Canada, agli Stati Uniti, e poi Francia, Svizzera, Germania, Italia, Romania, Grecia, e ancora Siria, Emirati Arabi Uniti, Algeria, Marocco, Tunisia, Giordania, Kuwait, Bahrein, Cina, Corea e Turchia.
Tutti i lavori saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in inglese, una scelta voluta dalla direttrice artistica, SabahBenziadi, nata in Algeria, unica donna araba ad organizzare un festival di cinema sui migranti in Italia.Tre le sezioni che andranno in concorso: lungometraggi, cortometraggi, documentari e film di animazione. La giuria è composta da quattro esperti, di cui tre sono stranieri.Film Fest Caltabellotta non è solo cinema, alla rassegna verrà affiancata una sezione dedicata ai libri.