Montallegro: Per l’aumento della tassa sui rifiuti è polemica forte tra maggioranza e minoranza consiliare

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E’ polemica forte a Montallegro tra i consiglieri della minoranza e l’amministrazione comunale a causa dell’aumento del costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il sindaco Scalia, gli assessori Zambito, Schembri e Piazza, i consiglieri Caro, Scalia G., Scalia V., Piazza e Iatì, con una nota, contestano al consigliere Cirillo la diffusione di notizie imprecise circa l’aumento che non va da 80 a 160 euro, ma da 40 a 113 euro e che non c’è mai stato un ribasso del 60 per cento, ma soltanto del 33 per cento.
L’amministrazione comunale spiega che il costo del servizio 2018 previsto dal piano è di 588 mila euro, a fronte del ruolo del 2015 che era di 466. L’aumento del costo per i cittadini viene spiegato con il fatto che da maggio scorso, con la chiusura della discarica di Matarana, i rifiuti indifferenziati vengono conferiti a Lentini e ad Alcamo con un aumento dei costi da 110 a 226 euro a tonnellata, con l’aggiunta delle spese di trasporto settimanale di 854 euro, mentre per l’organico dal febbraio scorso i rifiuti sono passati da 85 a 150 euro a tonnellata, più trasporto di ben 350 euro a settimana.
Pertanto, l’aumento reale è stato da un minimo di 40 euro ad un massimo di 113 euro, spalmati in 4 rate. La polemica si fa vivace quando la maggioranza di oggi ricorda che nel 2008 i consiglieri Cirillo e Panarisi approvarono il piano finanziario di 670 mila euro contro i 250 mila euro del 2006, con un aumento di 420 mila euro, in due anni, rispetto sempre al 2006, “svendendo il paese all’Ato Rifiuti AG 2”. L’amministrazione comunale precisa che chiede alla Regione di conferire in siti più vicini e che si adopererà al recupero dei crediti da parte degli evasori.