Villafranca Sicula: Mercoledì alunni, docenti e personale scolastico saranno sottoposti al test della tubercolina

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Nell’opera di prevenzione programmata dall’azienda sanitaria provinciale di Agrigento per verificare i casi di positività alla tubercolosi, che ha interessato nei giorni scorsi tre bambini della scuola materna, a partire da mercoledì mattina 52 soggetti, tra alunni, insegnanti e personale non docente, dello stesso plesso scolastico dove sono risultati positivi i bambini, saranno sottoposti al test di “Mantoux”, ossia al cosiddetto test della tubercolina. Le persone interessate non dovranno recarsi per gli esami presso l’ospedale di Sciacca, ma per comodità rimarranno in sede all’interno dell’istituto scolastico di Villafranca Sicula dove saranno visitati da un’equipe medica, alla luce del fatto che tutti sono rimasti a contatto con i tre bambini risultati positivi al controllo ed oggi ricoverati presso l’ospedale “G. Di Cristina” di Palermo.
A tale scopo, l’Asp di Agrigento, con il dipartimento di prevenzione e con la presenza di uno pneumologo, ha già attivato un’unità mobile che somministrerà il secondo test di “Mantoux” ad una lista di soggetti con priorità concordata con le autorità amministrative e scolastiche locali. Gli esami sono stati programmati per la mattinata di mercoledì, non appena il plesso scolastico sarà liberato dal materiale utilizzato per l’elezione e per il referendum di oggi.
Il dott. Gaetano Geraci, direttore del servizio di epidemiologia dell’azienda sanitaria provinciale di Agrigento, al vertice sanitario con le famiglie svoltosi al municipio di Villafranca Sicula ha detto:“l’eventuale positività al test di “Mantoux” non significa necessariamente essere affetti da tubercolosi perché può essere il segnale di un semplice contatto senza lo sviluppo della malattia come, peraltro, si riscontra genericamente in una piccola percentuale della popolazione sana. Nel caso in cui l’incidenza di positività, in questo primo step, sia superiore al valore della media nazionale si procederà all’ulteriore estensione dell’indagine a tutta la popolazione scolastica, anche se al momento appare prematuro, per poi garantire la presa in carico da parte dello pneumologo per successivi controlli e l’eventuale terapia”.