Speciale Agricoltura – Burgio: Le lumache di Ciro Miceli

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Si è laureato in Agraria all’università di Palermo, ha cominciato ad insegnare nelle scuole superiori a L’Aquila e a Bolzano, ha diretto come responsabile dell’ortofrutta qualche ipermercato del Nord, ma ha lasciato tutto e ha deciso di tornare nella sua Burgio, in provincia di Agrigento, per avviare un’attività imprenditoriale nuova, l’allevamento di lumache, che con un articolato progetto e con un prodotto di nicchia, gli ha permesso di uscire fuori dai confini regionali, di farsi conoscere ed apprezzare in tutta Italia, con alcune puntate anche nei paesi europei.
Artefice dell’iniziativa agricola e commerciale è un giovane poco più trentenne, Ciro Miceli di Burgio, che ama molto la sua terra e che, con la collaborazione della famiglia, è riuscito ad avviare in contrada “Contrasto”, in territorio di Calamonaci, un’azienda elicicola che da circa due anni, in un ettaro di terreno, produce in allevamento due qualità di lumache, l’ “Helix Aspersa Muller” (crastuna) di circa 10-12 grammi e l’ “Heilx Aspersa Muller Maxima” (l’escargot francese) di circa 20-24 grammi.

Burgio Ciro MIceli e le sue lumache
La Miceli’s Snail è un’idea innovativa che ha proiettato l’azienda agricola, a conduzione familiare, in campo nazionale da dove già arrivano le richieste di lumache da parte della gastronomia italiana perché il mollusco è ricco di proteine e povero di grassi, della medicina per proprietà curative e cicatrizzanti e perché la bava delle lumache viene utilizzata per produrre sciroppi per bambini e prodotti utili nel risanamento di ferite e per creme di bellezza antirughe.
A causa dell’esplosione dell’interesse per le lumache, grazie al tam tam della stampa specializzata e delle tv di Sato e private, Ciro Miceli ha deciso di allargare l’area della sua azienda culturale. “Un ettaro di terreno non è più sufficiente – ci dice Miceli nella sua azienda all’aperto, a tutto campo – raddoppierò la coltura sempre con il sistema di allevamento a ciclo biologico che prevede la presenza delle lumache in recinti con pascolo naturale, senza prodotti chimici, con nutrizione di prodotti naturali come la bietola a foglia larga che rende la carne più morbida e dolce. Le lumache vengono messe in produzione e vendita a circa 8 mesi dalla nascita e si presentano molto genuine al palato, grazie al microclima del territorio di Calamonaci. Ogni lumaca può produrre dalle 100 alle 1000 uova, con una mortalità che si aggira intorno al 10 per cento”.
L’azienda elicicola di Miceli è rimbalzata in Italia sulla grande distribuzione che ha già preso contatti con l’allevatore, ha trovato dei consensi alle fiere internazionali con operatori gastronomici di Svizzera, Francia, Danimarca e Polonia e perfino con la lontana Australia dove una rivista specializzata gli ha dedicato la prima pagina a margine della fiera internazionale “Rhex” di Rimini. Dell’attività del produttore burgitano ne hanno parlato nei mesi scorsi non solo le tv private, ma soprattutto i canali della Rai e di Mediaset i cui giornalisti e tecnici hanno fatto delle trasferte a Burgio.
Miceli vuole ampliare il suo comparto di elicicoltura con l’obiettivo di creare un vero e proprio stabilimento che possa permettere anche qualche posto di lavoro locale per potere rispondere alle richieste del mercato, con quantità, qualità ed occupazione.
“E’ facile parlare di elicicoltura – ci dice il giovane allevatore di lumache – ma se non si hanno le competenze giuste si possono fare grossi errori. Ci vogliono capacità imprenditoriale, intraprendenza, perseveranza e professionalità. Sono partito da solo, con l’aiuto della famiglia e senza alcun contributo di enti pubblici, con un po’ di esperienza personale in campo agricolo e con qualche rischio”.
Ciro Miceli, che ha già preso parte a fiere, mostre, manifestazioni e rassegne gastronomiche a Rimini, Catania, Castelvetrano, Montevago, Marsala, Sciacca, Trapani, Agrigento e all’Expo di Milano, fa pure il docente nella sua azienda con dei corsi formativi indirizzati ad imprenditori, liberi professionisti, aspiranti elicicoltori e con lezioni didattiche per gli studenti di scuole alberghiere. Per la sua imprenditorialità ha ricevuto premi dal Comune e dalla Camera di Commercio di Agrigento.