Calamonaci Teatro: Intervista al direttore artistico Enzo Raffiti – “Una rassegna per tutti”

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Abbiamo contattato in esclusiva il direttore artistico della rassegna teatrale di Calamonaci Enzo Raffiti, attore spettacolare nel ruolo di Cola, nella commedia di sabato sera “U sapiti com’è”.
Questa la seguente intervista:
Enzo, a chi ti sei ispirato per entrare così bene nel ruolo di questa non facile interpretazione?
Mi sono calato nel personaggio senza pensare cosa poteva dire la gente, io pensavo di essere realmente quel personaggio nella vita reale, con la sua comicità e il suo dramma. A volte nella vita reale ti accorgi che una persona normale ha sempre quel senso di malignità, invece un personaggio così, diciamo malato, non è capace di mentire, dice sempre la verità. Questo è il personaggio: innamorato della mamma, perché la mamma per lui era tutto, quella che lo ha cresciuto e lo proteggeva.
L’idea di cambiare il finale della commedia, rispetto all’originale, come è nata?
Noi non volevamo farla finire con la morte di Cola che rimane a terra come nella versione originale, con accanto il fratello e la cognata. Noi abbiamo voluto risaltare la figura della madre, e le ultime parole di Cola che dice “nù mi lassari chiù ni stumunnu di tinti”.
Cosa pensi della rassegna in generale? Pensi sia stata migliore degli altri anni?
Secondo me è stata molto positiva.
Hai in mente di fare altre rassegne in futuro?
Si, ho in mente di fare altre rassegne, vogliamo continuare con questa forma di cultura che si fa nel paese di Calamonaci e non solo, per dare dei segnali positivi e fare crescere questo territorio, per dare un messaggio a questi giovani e non solo a loro. Cercheremo di coinvolgere nel prossimo futuro i giovani, per tenerli impegnati per ritornare a quello che eravamo una volta facendo riscoprire altri valori e distoglierli un po’ da tutta questa tecnologia. Io ricordo che una volta si ballava dentro le case, si stava insieme, si dialogava, ora non è più così. Vogliamo lanciare così dei messaggi. All’interno di questo meccanismo, che è la compagnia teatrale è più facile ritrovarsi, uscire insieme, fare comunità.
Di anno in anno la rassegna è cresciuta, è migliorata….
La rassegna è cresciuta grazie all’apporto di tutti. La presenza del pubblico, il fatto di parlarne anche in luoghi come il bar quando la commedia va bene. La rassegna non è mia, ma è di tutti e per tutti. Io parlo con la gente e cerco di capire cosa va e cosa non va, così posso intervenire per migliorarla. La rassegna che si svolge a Calamonaci è molto gettonata. Abbiamo molte richieste di partecipazione di compagnie teatrali che vogliono partecipare e mettersi in gioco. Questa per noi è una grande soddisfazione.