Migliore omaggio non poteva fare nei giorni scorsi il fotografo agrigentino Angelo Pitrone che ha dedicato una delle sue pubblicazioni a Pierluigi Pirandello, figlio del pittore Fausto e nipote del drammaturgo e Premio Nobel Luigi. Lo ha fatto con un delicato e toccante opuscoletto dal titolo “Dedicato a Pierluigi” contenente un centinaio di immagini a colori e in parte anche in bianco e nero che racchiudono le foto che a partire dal 1998 hanno permesso la conoscenza tra il mecenate della cultura pirandelliana e il fotografo agrigentino.

Il gancio è stato il giornalista e scrittore Matteo Collura, che con Pirandello, ha preso parte alla presentazione del libro fotografico del Pitrone sui luoghi del Caos nella casa romana dell’avvocato in via degli Scialoja. Tra i due, è stata un’amicizia che è durata circa un ventennio sino alla scomparsa di Pierluigi avvenuta a Roma nel 2018. Le fotografie, tra le quali figura la moglie di Pierluigi, Giovanna Carlino di Ribera che è diventata l’ambasciatrice del mondo pirndelliano, racchiudono i momenti salienti dell’intensa attività di Pierluigi, il mecenate della cultura pirandelliana, che si è proposto di far conoscere le opere pittoriche del padre che ha vissuto alcuni anni a Parigi.

Angelo Pitrone è stato bravo ad immortalare diversi momenti nei quali Pierluigi ha incontrato scrittori, giornalisti, artisti come Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Matteo Collura, Melo Freni, Gianni Provenzano, Vittorio Sgarbi e tanti altri attori del panorama dello spettacolo e della cultura nazionale. Una mostra pittorica e fotografica, la presentazione di un libro, un convegno sono serviti ad Angelo Pitrone, già fotografo ufficiale per anni della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento, ad immortale sulla pellicola gli incontri non solo italiani, ma anche all’estero.

“Pierluigi è sempre stato un uomo di grande generosità e prodigalità – scrive concisamente nella presentazione del suo volume fotografico Angelo Pitrone – soprattutto nei confronti dei giovani artisti. A quel primo incontro ne seguirono altri a Roma, ad Agrigento,a Partanna, ad Anticoli Corrado, a Salemi, a Venezia e a Londra. L’occasione era quasi sempre una mostra del padre Fausto, pittore del Novecento, figlio di Luigi. E poi avevamo in comune una data importante il 5 agosto, il giorno del suo e del mio compleanno, nel 1955 il mio ad Agrigento e nel 1928 il suo a Parigi”.
Tanti sono stati gli incontri tra i due, ad Agrigento, a Ribera, a Porto Empedocle e a Partanna. Un buon centinaio di immagini, conservate gelosamente, non sono solo il vivo ricordo del fotografo dei giorni passati insieme in momenti di grande attività come le mostre o semplicemente seduti a pranzo.
Tra tanti personaggi, usciti fuori dall’archivio di Pitrone e pubblicati nel fotolibro, figurano Giuseppe La Licata, Carmelino Rizzo, Gianni Provenzano, Luciana Grifi, Alberto Bevilacqua, Marco Zambuto, Eleonora Brigliadori, Lina Bernardi, Franca Benedetti, Fabio Benzi, Luigi Troja, Karmen Korak, oltre a Camilleri, Sciascia, Collura, Freni.
Il volume, che è stato realizzato con i contributi di Luna Sicana e Luna Minoica di Montallegro, è stato stampato da “A Sud Arte contemporanea” di Realmonte, nella collana ideata da Giovanni Proietto e curata da Giuseppe Cuttitta e dallo stesso Pitrone.
A metà del libro, tra le foto, escono fuori due paginette con un breve racconto, una testimonianza di Pierluigi che scrive del vivo ricordo della villa di San Filippo ad Anticoli Corrado, a pochi chilomentri dalla capitale, nella vallata dell’Aniene, dove trascorreva le vacanze estive tutta la famiglia Pirandello e dove il Nobel Luigi scriveva a macchina il suo capolavoro incompiuto “I Giganti della Montagna”. L’avvocato ricorda le visite che allora fecero al nonno, pure lui pittore, artisti del calibro di Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi, Enrico Gaudenzi. Non avrebbe più rivisto villa San Filippo. Così scrive il 15 gennaio 2000.





