Ribera: Le preoccupazioni del consigliere comunale Pietro Siragusa sulla riduzione dei volumi della diga di Prizzi e per le assegnazioni dell’ acqua ad uso irriguo.

692

Il consigliere comunale Pietro Siragusa ha espresso fondate preoccupazioni sull’acqua immagazzinata ngli invasi e sull’assegnazione idrica ad uso agricolo. Lo ha fatto in consiglio, chiedendo alle istituzioni urgenti interventi. Quello che che segue è il contributo-denuncia per aiutare l’agricoltura a sopravvivere.

“Dal prospetto sul monitoraggio degli invasi siciliani, stilato giornalmente dal Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino – scive il consigliere Siragusa – emerge un drastico e inquietante calo del volume invasato dalla Diga di Prizzi nella settimana antecedente il 15 maggio scorso. Com’è noto, l’invaso in questione, di pertinenza e gestione di Enel Green Power, serve per usi potabili e regola altresì lo sversamento delle acque nella Valle del Sosio per poi trovare un successivo sbarramento nella Diga Gammauta e conseguentemente alimentare l’agro dell’alto e del basso Verdura oppure operare un trasferimento, tramite la cosiddetta bretella, alla Diga Castello.

Intervenuta infatti la proroga di 12 mesi dello stato di emergenza per la siccità in Sicilia da parte del governo nazionale, la Diga Raia di Prizzi dovrebbe essere utilizzata esclusivamente per fini potabili e irrigui. Appare quantomeno singolare che lo stesso invaso abbia subito una deminutio stimabile in circa 200.000 metri cubi in un modestissimo lasso temporale, proprio in un momento in cui ci si sta concentrando assiduamente per riempire tutti gli invasi siciliani. Sembra altresì improbabile e inconsueto che un tale esagerato quantitativo di acqua sia stato impiegato unicamente per gli usi civici della zona corleonese.

Per queste ragioni è fondamentale e inderogabile capire quali siano le motivazioni che hanno portato a tale riduzione e in conseguenza di ciò, qualora ci sia stato un effettivo e presumibile sversamento al lago Gammauta, che avvenga un immediato trasferimento alla Diga Castello piuttosto che riversare l’acqua in mare, con il vincolo che, da ora in avanti, gli enti preposti effettuino un monitoraggio costante e continuo per non disperdere ulteriormente e inutilmente la preziosa risorsa.

Allarmano infine i volumi di acqua ad uso irriguo assegnati negli scorsi giorni dall’Autorità di Bacino, che lasciano perplessi in relazione alle maggiori assegnazioni dello scorso anno nonostante i minori quantitativi allora presenti nelle dighe di pertinenza dei nostri territori. Si rende estremamente indispensabile una più attenta valutazione per incrementare la dotazione irrigua, tenendo conto, fra l’altro, delle recenti precipitazioni che certamente faranno aumentare i livelli degli invasi”.

Pietro Siragusa.