Meno acqua andrà a mare grazie al sollevamento idrico che collegherà la sponda destra del fiume Verdura con la diga Castello di Bivona e con il laghetto Gorgo di Montallegro. L’opera è stata annunciata e presentata ieri mattina, in contrada “Martusa” a Ribera, dai dirigenti del consorzio di bonifica Ag 3, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, dei sindaci di Ribera, Calamonaci, Villafranca Sicula e Burgio, dell’on. Carmelo Pace e di una nutrita delegazione di agricoltori. Il progetto, che costerà circa 15 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale di Coesione, sarà completato a giugno, andrà in conferenza dei servizi per la fase esecutiva e, opportunamente finanziato, sarà realizzato entro il 2026.
Il collegamento partirà da “Poggio Diana” con una tubazione da 600 millimetri, attraverserà la galleria di Santa Rosalia, il territorio del versante Magazzolo, raggiungerà l’omonima traversa e si innesterà al nodo D dell’adduttore che, da anni con la conduttura da 1000 millimetri, mette in collegamento la diga Castello con la vasta area agrumetata sottostante e con il laghetto “Gorgo” di Montallegro. L’acqua del fiume Verdura, che oggi va a mare inutilizzata, spinta da sei grosse elettropompe a funzionamento con sistema misto, fotovoltaico ed elettrico, farà il percorso inverso e potrà raggiungere la diga Castello ed essere utilizzata per irrigare 5-6 mila ettari di agrumeto.
“E’ un’opera provvisoria – ha detto l’assessore Barbagallo – per combattere l’emergenza derivante dalla siccità; la soluzione sarebbe quella di creare una diga a nord sul territorio di cui ci stiamo occupando e che risolverebbe radicalmente il problema irriguo di diverse migliaia di aziende”.