È un piccolo borgo dei Monti Sicani, ricco di leggende e tradizioni antiche. Alessandria della Rocca prepara il suo debutto al Borghi dei Tesori Fest in programma sabato 10 e domenica 11 maggio. “Questo è il nostro primo anno che partecipiamo al Festival e ne siamo orgogliosi”, annuncia Palmina Maretta, referente locale dell’evento di cui si trova allegato il programma.
Il cuore del borgo è il santuario Madonna della Rocca, legato a una leggenda miracolosa. “Proprio in questo posto ci sono state due apparizioni”, spiega Maretta. “La prima è quella di un angelo che appare a una ragazza cieca di nome Angelina, che preannuncia una seconda apparizione della Vergine Maria. La Madonna indica il luogo dove scavare per ritrovare il suo simulacro”. Il miracolo, raffigurato nelle tele dell’artista Federico Panepinto, vede Angelina riacquistare la vista, lasciando stupefatto persino il parroco del paese.
Curiosità e mistero avvolgono il simulacro della Madonna: “Si narra che il principe di Resuttana lo portò nella sua villa a Palermo, ma la statua – conclude Maretta – riappariva miracolosamente sulla soglia, come a voler ritornare al santuario”.
Concetta Romanello, archivista bibliotecaria, ricostruisce le origini del borgo: “Alessandria della Pietra era il primo nome di questo paese, fondato nel 1570 dal nonno di Carlo Barresi, che comprò il feudo di Pressia Alessandria”. Il centro storico conserva l’antico tracciato romano: “Nella via Barresi troviamo i quattro canti che dividono il paese in quattro quartieri”. Tra i monumenti da non perdere la chiesa del complesso dei Carmelitani, una delle più antiche del borgo”.