Il profumo è una magia piena di curiosità e segreti da esplorare. Questa intervista nasce dopo la lettura del libro: “Gelsominaie Storie di donne, lotte, fiori e profumi scritto da Santì La Rosa e Venera Tomarchio Lombardo Edizioni che invito tutti a leggere.
“La coltivazione del gelsomino avvenne in Sicilia e in Calabria nel 1930. I paesi interessati erano Avola, Siracusa, la Piana di Milazzo e la provincia di Messina. In Sicilia le aree dedicate alla coltivazione delle piante di gelsomino erano:Ispica e Milazzo nella piana circostante, e in provincia di Messina. Le condizioni di lavoro delle gelsominaie erano molto dure e non vi erano tutele. Lavoravano a piedi nudi immersi nell’acqua con i bambini piccoli o neonati legati alle spalle con fasce di stoffa… Dal gelsomino fiore molto delicato per distillazione veniva prodotta un’essenza impiegata nella profumeria di brand famosi, come la maison Chanel di Parigi. Queste ragazze non hanno mai usato lo Chanel n.5”.
Per completare un libro sul quale sto lavorando e che sarà pubblicato dall’editore Navarra nel 2026, avevo bisogno di precise informazioni. Ho chiesto al mio amico scrittore Salvatore Indelicato se conosceva un esperto di profumi. Così una mattina di marzo al Villaggio Mosè abbiamo incontrato Mariano Interlandi, il profumiere che ha una lunga esperienza in questo mondo. Da qui è nata l’intervista.
-Signor Interlandi da quanto tempo si occupa di profumi?
Da sempre. Quando ho iniziato avevo 22 anni, ora ne ho 79.
-Perché ha scelto questo mestiere e non ha fatto l’avvocato?
Perché mio padre è morto giovanissimo, a 43 anni. Avevo studiato per 2 anni nella facoltà di giurisprudenza, ero il figlio più grande e non potevo pesare sul bilancio familiare, c’erano altri 5 figli dietro di me.
-Quante sono le profumerie ad Agrigento?
Come riferimento solo io e due si trovano nel centro commerciale.
-A cosa serve un profumo, al di là della bellezza delle donne?
Il profumo è gratificante per tutti, soprattutto per una donna, un uomo quando riesce a fare qualcosa per sé stesso raggiunge un successo personale.
-È vero che i profumi possono alterare l’umore?
Una ricerca scientifica ha dimostrato che determinate fragranze possono risollevare il morale. Se uno si sente agitato, applicando una fragranza che contiene la lavanda si può rilassare. Il caffè non è riuscito a svegliarti questa stamattina, un profumo infuso di agrumi può risvegliare i sensi. E via così, secondo i principi dell’aromaterapia.
-Cosa vende un profumiere?
Noi vendiamo un odore. Comprare un profumo è una grande soddisfazione!
-Ho letto:“Il profumo serve per rendere il mondo più bello e più responsabile, arricchisce la bellezza e migliora il mondo”. Può commentare questo pensiero?
Il profumo è il segno distintivo di una persona, molti adoperano un particolare profumo e si affezionano. Un profumo si combina in base all’acidità della pelle, se mettiamo una stessa profumazione ad alcune persone, non abbiamo lo stesso odore. Usiamo un profumo con 10 persone e usciamo con 10 profumazioni diverse.
-È vero che uno dei segreti delle donne è il profumo e che le signore sono capaci di fare anche dei viaggi e di spendere molti soldi pur di avere quel profumo?
Prima era così! Da alcuni anni a questa parte, siamo in piena era consumistica, spesso mi sento dire, qual è la novità del momento? C’è sempre questa ricerca affannosa al nuovo. La pubblicità fa la sua parte, se va di moda una marca di scarpe, tutti vogliono averle!
– Qual è il segreto del profumo?
Personalizza la persona ed è un segno specifico.
– Un profumo può far male alla salute?
No, se ci riferiamo ai profumi di marca. In rete, tuttavia, girano anche falsi profumi, che possono far male alla salute, poiché per risparmiare e guadagnare di più vengono messi in vendita, al posto delle essenze naturali sono usati prodotti di sintesi chimica.
– Attraverso il profumo si può raccontare la storia dell’umanità. Chi sono stati i primi ad utilizzare i profumi?
I profumi hanno una storia antica, gli egiziani adoperavano gli oli. Tra gli assiro- babilonesi i profumi hanno avuto grande successo. Quella dei profumi è una storia lunga da raccontare…
-Chi ha dato la svolta ai profumi nell’era moderna?
L’ha data Monsieur Guerlain che preparava i profumi per la nobiltà europea, li preparava anche per la zarina. Con i profumi ha trasformato la bellezza in arte grazie alla magia della natura. Guerlain rappresenta una bellissima pagina di storia legata alla bellezza. La storia dei profumi parte da qui. Pensate che usava l’alambicco!
-I profumi e l’uomo moderno …
Gli uomini di oggi sono diventati sempre più vanitosi, oltre alla dieta e alla palestra, cercano profumi e prodotti di bellezza. Da qualche tempo l’uomo ha iniziato a usare le creme idratanti, prodotti antirughe. Viviamo in un mondo dove l’impatto visivo è importantissimo. In America i grandi manager quando si sentono stanchi adoperano il fondo tinta e il fard.
-Perché Monsieur Guerlain si lascia guidare dall’ape come sentinella. Che nesso c’è tra l’ape e i profumi?
L’ape è fonte di energia, infatti è stata creata una linea a base di miele e di prodotti provenienti dalle api. Pensi, che un cucchiaio di miele riesce a sostenere una persona per un giorno. Il mondo delle api resta affascinante ed è ancora in parte da scoprire!
– Qual è la via che porta alla bellezza?
La cura del corpo e del viso. Oggi si dà molta importanza all’aspetto fisico. Si ha quasi la sensazione che si invecchi meno rispetto a prima e che la vita si sia notevolmente allungata. Prima per una persona di 50 / 60 anni si diceva è vecchia, oggi questo termine di paragone non si usa più.
– Perché il costo dei profumi è così alto?
I profumi di marca adoperano delle essenze naturali, se in un profumo c’è il gelsomino, la tuberosa, queste essenze sono realmente presenti. Mentre nei prodotti commerciali che costano dai 15 ai 20 euro, dati gli alti costi, non possono permettersi di mettere le essenze naturali, si affidano ai prodotti chimici. Tutto, ormai, con la tecnologia si può trasformare. Le aziende riescono a produrre gli odori con le sostanze chimiche e queste sostanze sono pericolose per il nostro organismo. I prodotti chimici potrebbero risultare cancerogeni.
-Profumi e bambini. Come si comportano le aziende produttrici con i più piccoli?
Per i bambini c’è un’ attenzione particolare, vengono prodotti profumi senza alcol.
-Quali profumi compravano le signore negli anni ’60?
Le marche più importanti negli anni ‘60 erano Dior, Chanel, Guerlain, c’era anche un profumo di nome Chasse, che è scomparso.
-Come va oggi questo mercato?
Funziona. Le aziende importanti utilizzano le essenze naturali, per questa ragione i costi si sono alzati parecchio. Nei profumi più economici non possiamo garantire che nel profumo ci siano i prodotti autentici.
-Qual è il futuro dei profumi, cosa succederà tra 10 anni?
Il profumo è nato con la donna e se è nato con la donna continuerà per sempre.
-Cosa sceglierebbe una donna fra tre regali: tra i fiori, un orologio di marca e un profumo?
Un profumo, perché è un oggetto molto personale, anche se nella scelta ci si può sbagliare. Le donne prima di regalare un profumo si informano bene e chiedono lo scontrino di cortesia per poterlo cambiare. Il profumo è la fotografia di una persona.
-Anche la persona anziana acquista i profumi?
Sì, certamente!
-E la ragazzina, quella giovanissima?
Si orienta sui profumi e i trucchi più economici, perché ha pochi soldini e non può permettersi profumi costosi. Così qualche volta usa quelli della mamma.
-A Dubai e nei paesi degli emirati arabi si fa largo uso di profumi…
Anche nel mio negozio vendo profumi arabi che stanno avendo il sopravvento sugli altri, costano dalle 28 alle 36 euro, hanno delle confezioni molto eleganti e le profumazioni sono valide. Bisogna precisare, che nei paesi arabi il costo della manodopera è molto più basso rispetto agli altri paesi europei, se nella scritta del profumo è indicato il gelsomino, questa essenza c’è veramente, il fiore del gelsomino si deve raccogliere di notte per usufruire di questo odore, quando spunta il sole il gelsomino perde la profumazione. Le essenze ottenute in maniera naturale stanno avendo successo. È chiaro che la signora che può spendere preferisce mostrare nella sua borsetta il segno distintivo di Yves San Laurent, di Chanel, di Dior e quanto tira il rossetto per darsi un tocco di trucco , mostra con orgoglio il nome dei grandi prodotti di bellezza di cui fa uso ogni giorno.
-Quali sono i suoi progetti per il futuro?
Ho 79 anni e non so cosa può succedere. Sono bravo in cucina e continuerò a cucinare. Le confido, che se dovessi nascere un’altra volta, come secondo mestiere sceglierei di fare lo chef.
Per le foto si ringrazia lo scrittore-fotografo Salvatore Indelicato.