Ribera: L’acqua della traversa di Gammauta riempie laghetti privati e vasche del consorzio

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L’acqua della traversa di Gammauta, sul fume Sosio, da una settimana non viene più invasata nella diga Castello di Bivona, ma viene raccolta per caduta naturale nelle centinaia di laghetti collinari del territorio riberese e nelle grandi vasche di distribuzione del consorzio di bonifica AG 3. Lo ha stabilito l’ex commissario regionale per l’emergenza idrica in agricoltura Dario Cartabellotta prima che la rotazione dei dirigenti, voluta dal presidente Schifani, lo assegnasse ad altro incarico. Migliaia di agricoltori avranno già l’acqua pronta ad essere utilizzata nella stagione estiva per irrigare agrumeti, pereti, vigneti ed uliveti. La bretella con il tubo da mille millimetri trasporta l’acqua a valle proveniente dallo sbarramento di Gammauta (Palazzo Adriano) dove l’Enel dal novembre scorso e fino al 5 maggio prossimo non produce energia elettrica.

Nella diga Castello, da cui dipende l’irrigazione del territorio per oltre 8 mila ettari di frutteto, alla data di ieri si trovano invasati appena 9,5 milioni di metri cubi d’acqua su una capacità totale dell’invaso di 21 milioni. Oggi confluiscono nell’invaso modeste entità idriche del torrente Gebbia, tra Lucca Sicula e Bivona, e diverse fluenze del bacino del fume Magazzolo ai piedi dei Monti Sicani. L’acqua tornerà ad essere convogliata nuovamente nella diga bivonese non appena saranno riempiti laghetti privati e vasche.

A Ribera si studia ogni tipo di iniziativa di raccolta idrica per impedire che l’acqua vada inutilizzata a mare. La Regione Siciliana ha acquistato tre grosse motopompe per immagazzinare l’acqua del fiume Verdura, a Poggio Diana, ma il rumore del motore pare che disturbi la tranquillità di qualche famiglia alla periferia della cittadina per cui per la notte la motopompa viene spenta. L’associazione “Liberi Agricoltori” suggerisce di piazzare un’altra motopompa, da chiede in prestito dal comune di Lucca Sicula, alla vasca Liofil e guadagnare così ben 7 ore d’acqua che andrebbe nel Mediterraneo.