A Polizzi in questi giorni c’è stata un’attesa grandissima, piena di emozioni. Nella casa di Domenico Dolce è ospite Martin Scorsese con le tre figlie Francesca, Domenica e Caty e i loro figli che sono ritornati nel paese dei nonni. Martin Scorsese è uno dei maggiori cineasti della storia, molto amato in tutto il mondo. Scorsese è venuto altre volte a Polizzi nel 1979 con la moglie Isabella Rossellini, nel 1990 e nel 2018. Scorsese si ritrova a Polizzi in compagnia del Premio Oscar Giuseppe Tornatore, il cui lavoro abbiamo scoperto solo ora, si ispira a Scorsese, per le sue origini siciliane, “lo considero come un grande zio ha dichiarato il regista di Bagheria”.
Desidero iniziare il mio racconto con le parole magiche che aprono la fiaba: “C’era una volta il grande cinema” e “c’è ancora, più vivo che mai, ha detto Giuseppe Tornatore rivolgendosi ai giovani presenti, numerosissimi alla master class, svoltasi al cinema Cristallo, sta a voi farlo rivivere e ricrearlo con delle belle storie che toccano il cuore di tutti”…
Gandolfo Li Brizzi, il sindaco-scrittore che è più avanti degli altri, che ha una marcia in più, che ha delle idee geniali, di una bellezza esagerata, a proposito di questo evento internazionale ha dichiarato:
“ E’ stata un’emozione unica, un momento irripetibile che ha fatto svanire in un solo colpo una fatica indescrivibile. Polizzi ha vissuto un momento magico che solo l’arte del cinema sa creare e suscitare”.
Rosario Neri regista: “
“Il buon consiglio di Giuseppe Tornatore è quello, più che frequentare le scuole di cinema, bisogna vedere i film-capolavoro di Martin Scorsese e i documentari, sono una vera scuola di Cinema. Ognuno di noi ha in dote il dono dell’esteta”…
Ma cominciamo dall’inizio…
Sono arrivato in mattinata a Polizzi Generosa in compagnia del regista Rosario Neri. Siamo partiti molto presto da Palermo, con il buio della notte, abbiamo visto sorgere l’alba con le bellezze di Polizzi che si sveglia al nuovo giorno, con il grande calore delle persone, del barbiere, della parrucchiera, del bar nella strada principale che prepara squisite colazioni. Alle 10,00 con un leggero ritardo, (molti tecnici dovevano preparare le modernissime apparecchiature), siamo entrati nel Cinema Cristallo ed abbiamo assistito al capolavoro di Tornatore Nuovo Cinema Paradiso, un film che uno non si stanca mai di vedere. Ogni volta si scoprono nuovi dettagli e nuove sfumature. Nel pomeriggio abbiamo sognato con un documentario sulla famiglia di Martin Scorsese, un memorabile racconto sull’emigrazione nella lontana Merica, ai primi del ‘900. Immagini memorabili dei mercati, della vita dei siciliani in America. Tutti i siciliani sono fortemente legati ai luoghi natii, alle loro radici, ritornare in Sicilia è un’emozione che a parole non si può raccontare: rivedere i paesaggi, le montagne il mare. I siciliani sono andati a lavorare nella lontana Merica in cerca di fortuna e per migliorare le condizioni di vita. Quanti ricordi d’infanzia nel racconto di Scorsese, la caffettiera, il negozio di frutta al mercato, i carretti, gli emigranti… Nel racconto di Scorsese apprendiamo che molta Sicilia si è trasferita in un quartiere di New York, in una strada ci sono quelli di Polizzi, in un’altra quelli di Baucina, in un’altra ancora quelli di Ciminna. I nonni di Martin Scorsese erano di Polizzi, la madre di Baucina. Nel racconto intimo familiare sono molte le curiosità: il cibo, la salsa, la musica, il vino, il ritorno alle radici, come quelle di un albero, che non si tagliano, con quel passato pieno di poesia e malinconia, che ritorna ogni volta che il grande regista ritorna nei luoghi dell’anima. Nel documentario c’è una musica dei barbieri suonata con il mandolino che riporta alla Sicilia dal cuore antico, un tema a me molto caro…
Scorsese ha diretto grandissimi attori come Leonardo Di Caprio, Robert De Niro. I suoi film sono capolavori per sempre da “Mean Streats”a “Taxi Driver” da “Toro Scatenato” al mio preferito “Hugo Cabret” che è un viaggio nell’infanzia del regista, nei sogni spezzati di molti figli di emigranti, con un finale strepitoso all’interno della magia, del cinema dei trucchi della fabbrica dei sogni.
Alle 15,30 è iniziata la conversazione fra Giuseppe Tornatore e Martin Scorsese che hanno fatto sognare tutti quelli che amano il cinema e la nostra storia di siciliani. La sala era strapiena. Tornatore ha svelato che ha appreso molto dalla scuola di Scorsese, che ha visto tutti i suoi film, che l’ha sentito come un parente così legato alle radici della Sicilia, ha svelato che la curiosità è la chiave del cinema! Le domande di Tornatore sono state un crescendo, intelligenti, argute. Molte persone del pubblico hanno avuto le cuffie e una interprete in tempo reale ha tradotto Scorsese dall’inglese all’italiano. Le sue risposte hanno illuminato il mondo del cinema e ci hanno portato a scoprire le magie e le curiosità di Hollywood …”Io faccio un film per me e uno per gli studios, ha dichiarato Scorsese”…
Il pubblico è rimasto incantato, con ovazioni continue, tutti si sono alzati in piedi all’inizio e anche alla fine. Sono state accese le luci della sala mentre gli operatori continuavano a riprendere le immagini di un documentario sulla Sicilia archeologica, che sarà trasmesso in tutto il mondo. Domenica il sindaco-scrittore Gandolfo Li Brizzi, che ha pubblicato l’opera omnia di Giuseppe Antonio Borgese, con la colta prefazione di Salvatore Ferlita per la Nave di Teseo, consegnerà nelle mani di Martin Scorsese la cittadinanza onoraria. Sarà una festa per Polizzi e per tutti i siciliani del mondo che con il loro lavoro hanno fatto la storia.
Questa fiaba mi ha fatto sognare. L’ho vissuta a Polizzi quasi in punta di piedi. E’ stato un momento irripetibile e indimenticabile per la mia vita. Per un istante ho pensato che a Polizzi bisogna organizzare il Festival del Cinema della Sicilia, come quello di Venezia e di Taormina…
Un ringraziamento per le foto a Rosario Neri, Mike Palazzotto e Salvatore Indelicato.