I sindaci agrigentini, che da alcuni mesi chiedono alle istituzioni regionali veloci interventi per evitare che l’acqua del fiume Sosio-Verdura va inutilizzata a mare quando migliaia di ettari di agrumeto e frutteto soffrono già la siccità, nel corso della riunione di mercoledì mattina a Palermo, presso l’Autorità di Bacino, diretta dall’ing. Leonardo Santoro, non avevano intenzione di polemizzare con l’ente, ma soltanto di fare presente che sulla diga Castello di Bivona qualche milione di metri cubi è già invasato e in minima parte potrebbe essere utilizzato per irrigare le vallate del Magazzolo e del Verdura.
Nessuna “smentita” su dati comunicati nei giorni scorsi dall’Autorità di Bacino che per il prospetto di attribuzione pubblicato si è avvalsa dei numeri forniti dal Dipartimento Acqua e Rifiuti. Era solo una contestazione democratica di cifre per il fatto che dall’invaso bivonese nemmeno una goccia d’acqua era stata destinata ai 7-8 mila ettari di frutteto. Per avere chiarimenti precisi, una decina di sindaci stamattina saranno ricevuti all’assessorato all’Agricoltura alla presenza di una dozzina di enti regionali (Regione, Protezione Civile, Genio Civile, consorzio irriguo, Enel) che si occupano di acqua ad uso potabile, agricolo ed industriale. Saranno chiesti interventi immediati ed opere a medio-lunga scadenza.