Agrigento: Commemorazione del maresciallo Guazzelli assassinato dalla mafia nel 1992

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Giovedì 4 aprile 2024, alle ore 10.00, presso il Santuario di San Calogero di Agrigento, si è svolta una solenne celebrazione eucaristica officiata dall’arcivescovo mons. Alessandro Damiano, assistito dal cappellano militare capo del Comando Legione Carabinieri Sicilia di Palermo don Salvatore Falzone, con la partecipazione del parroco del Santuario, don Gerlando Montana Lampo, per ricordare il 32° anniversario dell’uccisione del Maresciallo Maggiore “Aiutante” Giuliano Guazzelli, medaglia d’oro al valor civile “alla memoria”, assassinato dalla mafia il 4 aprile 1992.

Alla cerimonia hanno preso parte la vedova Maria Caterina Montalbano, con al petto la medaglia d’oro al valor civile conferita alla memoria del marito e la figlia Teresa, il Prefetto di Agrigento Filippo Romano, il Questore Tommaso Palumbo, il comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Nicola De Tullio insieme a tanti ufficiali, il sindaco Francesco Miccichè, il comandante della Compagnia di Sciacca Tenente Colonnello Roberto Vergato, il comandante della Tenenza di Ribera, tenente Vincenzo De Felice, insieme alle massime autorità militari e civili del territorio provinciale e Magistrati in pensione che hanno condiviso parte della loro carriera con il Sottufficiale caduto. Inoltre una delegazione della sezione ANC di Agrigento, guidata da Andrea Amodio, insieme a un gruppo di soci del volontariato e benemerite, e la sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Ribera (intitolata al maresciallo Guazzelli) con il presidente Girolamo Angileri e una rappresentanza di soci che hanno partecipato all’evento.

Presenti anche gli studenti del Liceo Classico Empedocle. Prima della benedizione, il Colonnello Nicola De Tullio ha preso la parola, ringraziando i presenti e ricordando le tappe della carriera professionale del Maresciallo Guazzelli, noto per le sue capacità investigative e soprannominato “il mastino”; ha messo in rilievo il sacrificio di Guazzelli nel servire e proteggere la comunità, cadendo vittima dell’insidiosa presenza della mafia. Dopo la Messa, come da tradizione i presenti si sono recati sulla bretella del viadotto Guazzelli (già Morandi) lungo la SS 115 Agrigento-Porto Empedocle luogo dell’agguato, dove si è svolta una breve ma toccante cerimonia presso la stele commemorativa del luogo in cui è stato ucciso il valoroso sottufficiale, ove è stata deposta una corona d’alloro mentre un trombettiere ha intonato le note del “Silenzio”, seguito dalla benedizione impartita del cappellano militare e un momento di preghiera.