La tante strade rurali del territorio provinciale, e soprattutto le arterie costiere che dai centri urbani scendono a mare, in buona parte hanno una viabilità precaria sia che vengano utilizzate per il comparto agricolo che per quello turistico. Potrebbero ricevere un nuovo look, che offra anche sicurezza a chi le pratica periodicamente, se gli enti locali, i consorzi tra comuni e l’ex provincia avranno la possibilità di attingere ai finanziamenti regionali.
Proprio nei giorni scorsi l’assessorato regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana ha stanziato 65 milioni di euro per realizzare, adeguare e ampliare la viabilità rurale dei territori, nelle campagne, spesso in questi ultimi decenni oggetto di alluvioni, nubifragi, frane che hanno danneggiato sia le strade comunali che quelle provinciali. Il bando, nella misura SRD07, è destinato a beneficio degli enti pubblici in forma singola o associata. I progetti non devono superare la soglia dei 5 milioni di euro.
I comuni agrigentini non possono lasciarsi sfuggire una tale occasione favorevole a rinnovare e riparare il tessuto viario che consente a migliaia di agricoltori, da Menfi a Sciacca, da Ribera a Siculiana, da Palma di Montechiaro a Licata e nei paesi dell’area dei Monti Sicani, Cianciana, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Cammarata, Burgio, a risparmiare i mezzi di locomozione danneggiati dalla precaria viabilità, e ad assicurarsi una certa sicurezza su strade poco riparate nei decenni passati.
Alcuni amministratori comunali agrigentini hanno avvertito la necessità di attingere ai fondi regionali. E’ il caso, tra gli altri, dell’ex sindaco di Montallegro Andrea Iatì che su facebook ha invitato, con un appello, i sindaci dell’Unione dei Comuni di Cattolica Eraclea, Montallegro e Siculiana ad attivarsi subito per intraprendere le opportune iniziative per potere accedere ai finanziamenti e dare le dovute risposte allo sviluppo dei territori anche a fini turistici. Le strade del sistema costiere vengono sfruttate anche per il turismo di passaggio o di prossimità.
Queste le arterie più trafficate da agricoltori e visitatori. La strada di collegamento Bovo Marina-Minoa Eraclea, l’arteria di collegamento interna Minoa Eraclea-contrada Gorgo di Montallegro, le strade rurali dalla contrada “Colombana” alla riserva Torre Salsa di Siculiana e con l’ingresso Eremita, le strade provinciali che da Ribera portano a Piana Grande e Borgo Bonsignore-Riserva naturale della foce del fiume Platani, quella che da Cianciana scende al litorale riberese, la Caltabellotta-Sciacca, la strada Realmonte Capo-Rossello, la Calamonaci-Bivona, la SS 115 Marina di Palma e la Licata-Torre di Gaffe.
L’elenco potrebbe continuare ancora con le strade pedemontane della provincia, dove per i terreni geologicamente instabili, ad ogni acquazzone corrisponde sempre la precarietà del transito veicolare, l’interruzione dei collegamenti tra i paesi collinari, rischi e poca sicurezza dei viaggiatori a danno del comparto agricolo. Spesso gli allevatori di Cammarata, San Giovanni Gemini e Santo Stefano Quisquina non hanno potuto raggiungere le loro aziende.