Calamonaci: C’è il presidio di continuità assistita, ma mancano i medici

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Per ben 14 anni i cittadini hanno atteso l’istituzione della guardia medica, che era stata soppressa nel 2008, ma ora che l’hanno riottenuta, grazie al fattivo intervento dell’amministrazione comunale, mancano i medici. Il presidio è attivo soltanto nei fine settimana, cioè dalle ore 20 del sabato o festivo alle ore 8 del lunedì o post festivo.

Sarebbe opportuno che l’Asp di Agrigento, considerando che vi sono anche tanti giovani medici che potrebbero coprire le ore notturne, predisponesse l’assistenza con il personale necessario a rendere funzionale ed attivo il servizio. “E’ stato un traguardo non facile da raggiungere – dice il sindaco Pino Spinelli – attivato con caparbietà. Lo dovevo ai miei concittadini, è uno dei servizi essenziali per una comunità non più giovanile”.

La guardia medica è stata attivata dal luglio scorso dopo aver messo a norma gli ampi locali accanto alla palestra comunale, dotati di servizi ed apparecchiature nuovi di zecca. Registra una buona utenza per quei piccoli interventi che non necessitavano di cure ospedaliere, evitando così di impegnare personale e mezzi del servizio del 118. La mancanza della guardia medica ha costretto i cittadini del piccolo centro a rivolgersi alla struttura sanitaria della vicina Ribera, ma non sempre è stato possibile per il medico di guardia poter servire anche il territorio calamonacese. Questa situazione ha creato difficoltà non indifferenti in quanto la popolazione del piccolo comune è prevalentemente composta da over 75.