Assolte due donne di una casa di riposo di Menfi, gestita dalla cooperativa “Humanitas”. Si tratta di Lucia Rizzo e di Anna Lucido, rispettivamente responsabile amministrativa e impiegata del centro, le quali, con sentenza del tribunale di Sciacca del 2018, venivano dichiarate colpevoli del reato di omicidio colposo e condannati alla pena di un anno di reclusione, a causa del decesso di un ricoverato, del 53enne Baldassare Pilo, avvenuto il 5 ottobre del 2013. Lucia Rizzo, Anna Lucido e la Cooperativa Humanitas venivano condannati in solido al risarcimento dei danni procurati ai familiari di Pilo Baldassare costituitesi parti civili, al rimborso delle spese di costituzione di parte civile, nonché al pagamento di una provvisionale in favore delle parti civili costituite.
La difesa della Rizzo veniva assunta dagli avvocati Luigi La Placa e Sandro La Placa, quella della Lucido dall’avvocato Giovanni Galletta e quella della cooperativa “Humanitas” dall’avvocato Antonino Alagna. I legali, con l’appello, censuravano la sentenza del Tribunale di Sciacca, sostenendo che le risultanze probatorie in assenza di esame autoptico e tossicologico non consentivano di accertare la causa della morte del ricoverato. Richiedevano l’audizione di un consulente medico, il prof. Livio Milone, già titolare di cattedra di Medicina Legale all’università di Palermo. La Corte di Appello di Palermo, udito il docente, acquisiva la consulenza tecnica, e con sentenza del 2 ottobre scorso riformava la sentenza del tribunale di Sciacca, assolvendo gli imputati perché il fatto non sussiste.