Ribera: incontro-dibattito organizzato dall’Istituto Comprensivo “Crispi” sulla Shoah

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Per celebrare la ricorrenza del 27 gennaio, giornata della memoria istituita dall’ONU con propria risoluzione nel 2005, gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado dell’istituto comprensivo “Crispi”, coordinati dai docenti A. Marturano, D. Moscato e A. Sabella, hanno commemorato la Shoah con un evento aperto anche a genitori e cittadini il 31 gennaio presso la sala convegni “Emanuela e Giovanni Ragusa” del Comune di Ribera.


L’iniziativa ha preso il via con l’intervento del dirigente scolastico, prof.ssa Maria Paola Raia, che ha brevemente introdotto il tema dell’incontro, ricordando tra l’altro alcuni testimoni della Shoah sopravvissuti, tra cui la senatrice a vita Liliana Segre e il riberese Calogero Sparacino deportato nei campi di sterminio di Nordhausen e di Mittelbau Dora per due lunghi anni.
E’ iniziata poi la proiezione di un power point realizzato dagli alunni, tramite il quale sono state ripercorse le principali tappe della seconda guerra mondiale, compreso lo sbarco in Sicilia, sono state riportate le testimonianze di alcuni cittadini riberesi che hanno preso parte al secondo conflitto mondiale e sono state illustrate le fasi in cui si è articolata la tragedia del popolo ebraico, dalle leggi razziali alla ghettizzazione, dalla deportazione alla morte nei lager.
Gli alunni coinvolti, oltre ad illustrare i tragici eventi e a ricordare la data simbolo del 27 gennaio quale “Giorno della Memoria” , hanno espresso i sentimenti ad essi legati, recitando le poesie “ La Bambina di Hiroshima” di Nazim Hikmet, “Alle fronde dei salici” di Salvatore Quasimodo e “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

Al termine della proiezione del lavoro illustrato dagli alunni, il dirigente scolastico ha aperto il dibattito con gli altri studenti delle classi terze presenti, dando vita ad un costruttivo confronto che ha coinvolto anche il pubblico “non studente” presente in sala, costituito da genitori e da cittadini riberesi incuriositi dall’iniziativa, alla quale hanno assistito e partecipato con grande interesse.

La manifestazione ha dimostrato che ciascuno, nel proprio piccolo, può e deve contribuire a rendere viva la “Memoria” di eventi tragici, come l’Olocausto, affinché gli stessi non si ripetano più, neppure in forme e modi diversi.