Ribera: Chiude la sede dell’Enel di piazza Sant’Antonino

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Dopo Bivona, che ha chiuso i battenti, stavolta è toccato alla sede di Ribera. Parliamo della sezione storica Enel di piazza Sant’Antonino che da alcuni giorni ha le porte bloccate – pare – per “presunta” inagibilità dei locali”. La denuncia è stata lanciata dal sindacalista Paolo Ottaviano, segretario della Flaei Cisl, il quale ha evidenziato come l’Enel distribuzione, dopo avere abbandonato la sede dell’area montana di Bivona, con “scuse pretestuose e silenziosamente, trasgredendo ogni forma di corrette relazioni industriali e in barba alle esigenze dei lavoratori e degli utenti”, ha dato il colpo di grazia pure a Ribera, eliminando la sede nevralgica del territorio e trasferendo competenze e personale a Sciacca. I disagi e i disservizi, con ritardi per gli interventi i più urgenti, aumenterebbero a danno dell’utenza. Va detto che il personale riberese è costretto a viaggiare quotidianamente da Sciacca, con aggravio di spese.
“Riteniamo che il territorio agrigentino, le famiglie, le aziende agricole, turistico-ricettive, artigiane, che continuano, tra mille difficoltà, a produrre valore e reddito in questa terra – dice Paolo Ottaviano – non possano e non debbano essere ulteriormente mortificate anche dal colosso dell’energia che continua a erogare dividendi di assoluto interesse agli investitori di mercato. Chiediamo il mantenimento e rafforzamento di ogni singolo presidio compreso quello di Ribera, un serio piano d’investimenti e il riavvio del promesso piano di assunzioni di personale tecnico-operativo”.