Cianciana: Un convegno sulle politiche giovanili dell’Unione degli Assessorati

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Evento da non perdere per i giovani in questo convegno d’incontro-confronto con i giovani del territorio, verso quel passo o ponte come definito fra i giovani e la pubblica amministrazione, per parlare di lavoro, politiche giovanili, auto-imprenditorialità.
Sono intervenuti il sindaco Santo Alfano, l’assessore alla Cultura Marilisa Cammarata e relatori come il dott. Dario Ruvolo, psicologo del lavoro e delle organizzazioni, la dott.ssa Serena Schillirò, esperta in politiche attive del lavoro e il dott. Marco Marchese, esperto in politiche giovanili dell’Unione degli Assessorati.
Il sindaco Santo Alfano nell’apertura dei lavori ha specificato quanto impegno ci sia affrontare da parte dell’amministrazione per discutere e dare un’opportunità di lavoro a chi possiede una laurea e non solo.
L’assessore Cammarata promotrice di questo primo evento con la fiducia nella potenzialità creativa del giovane cerca la ragione in questo ennesimo aiuto, ma la “disillusione” come l’ha definita, del giovane che crede poco non solo a queste opportunità, ma diserta questo incontro per mancanza di fiducia nella pubblica amministrazione. Sarà compito nei prossimi incontri convincere il giovane a un confronto diretto e costruttivo.
La dott.ssa Serena Schillirò ha dato informazione su quello che è stato fatto per l’attuazione del progetto giovani, con la differenza della precedente legge di stabilità che prevedeva l’esonero del pagamento dei contributi per i primi tre anni mentre oggi l’impresa deve pagare tutto, con l’attuazione del progetto giovane che riesce ad avere uno sgravio del 40% per i due anni. Ecco perché diventa complesso assumere un giovane.

Cianciana convegno politiche giovanili
L’impresa oggi con il progetto riesce ad avere uno sgravio di quattro anni, tre più uno, se il tirocinante di apprendistato rimane in azienda e riceve un super bonus occupazionale sul tirocinio. Si prevede che l’incentivo sia riconosciuto ai datori di lavoro che assumono un giovane che abbia svolto, ovvero stia svolgendo, il tirocinio nell’ambito del Piano “Garanzia Giovani” e poter avere il super bonus di 12.000 euro, per pagamenti contributivi che possono essere utilizzati anche personalmente dando sempre la certezza che il giovane lavori effettivamente per detta impresa. Informa pure di un progetto che la Regione Sicilia ha avviato sulla sperimentazione dell’apprendistato del primo livello.
Per mia informazione il Progetto Giovani è stato sicuramente un’opportunità grandiosa con la sua applicazione e i benefici che si possono ottenere. La realtà è ben altra, per chi ha vissuto questa esperienza di lavoro, sappiamo innanzi tutto che il giovane lavoratore doveva lavorare sei ore stabilite con il datore di lavoro e che in realtà le pretese erano che lavorasse a tempo pieno anche con straordinari, sempre con lo stesso contributo deciso.
A mio parere è stato un accordo “capestro”, poiché l’impresa offre la possibilità di lavorare, sapendo di usufruire di una forza lavoro gratis senza tirar fuori un centesimo con sgravi come sopra descritti.
Oltretutto, il giovane non riceve il contributo nei tempi stabiliti, e ancora oggi tanti giovani, avendo completato il tirocinio, devono avere la loro spettanza del contributo completo; sappiamo altresì che non ci sono stati controlli da parte di chi doveva gestire questo progetto.
Il dott. Dario Ruvolo, riberese, che conosce bene il territorio e la potenzialità del giovane in questo territorio che nella stragrande maggioranza non percepisce la sua importanza creativa, ha detto che oggi il turismo si basa soprattutto sul gusto, non solo sul vedere la bellezza del posto, ma con la possibilità di accontentare il turista nei suoi desideri. La realtà e la bellezza dei posti, con i suoi monumenti che la storia ci ha regalato, non li sappiamo distinguere perchè diamo per scontato che la bellezza sia in quei paesi che hanno solo lavoro e nient’altro da offrirti.
“Noi naturalmente non facciamo niente per mettere il turista in condizione di ricevere un beneficio non solo culturale anche con l’immagine del posto da renderlo ricettivo anche agli occhi del visitatore, nella pulizia, nel mangiare e bere – spiega Ruvolo – chi ha la responsabilità recettiva deve mettere la persona di qualsiasi nazionalità nella condizione di essere trattata bene, pubblicizzando il posto da visitare. E’ mettere il cliente nella nuova realtà di turismo locale con nuove emozioni che il territorio sa offrire”.
Il dott. Marco Marchese ha precisato che il progetto punta a incoraggiare la partecipazione dei giovani siciliani alle decisioni locali che li riguardano direttamente, in particolare sui temi legati al lavoro, allo studio, al tempo libero, alla salute e al volontariato e, con lo sviluppo d’idee, alla partecipazione attiva dei giovani alle politiche giovanili, attraverso la conoscenza dei loro bisogni e delle loro aspettative.
Ha detto che si devono portare avanti iniziative che mirno ad avvicinare i giovani alla vita politica della propria città perché le loro idee e proposte sono l’energia necessaria per il cambiamento, al di fuori dagli schemi politici.
Testo e foto di Gaetano Arfeli