Ribera: Non si può più morire, cimitero al completo

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Non si può più morire perché al cimitero non vi sono da tempo aree edificabili e da qualche anno mancano pure i loculi dove effettuare le sepolture. In questi giorni una serie di decessi ha riproposto il grave problema della inumazione e soprattutto ha destato una certa preoccupazione presso alcune famiglie che, prive di cappelle o di loculi, non sanno dove seppellire i propri cari. La recente morte di un professionista ha messo il dito nella piaga tanto che un amministratore comunale riberese ha messo a disposizione la propria tomba di famiglia, dove c’erano ancora un paio di posti liberi, per ospitare temporaneamente la bara del deceduto.
Qualcuno ha preso in considerazione la possibilità di seppellire i propri cari nei cimiteri dei paesi vicini (è il caso di Calamonaci) in attesa dell’ampliamento del camposanto riberese di cui si parla ormai da diversi anni. Ciò nonostante, il comune negli ultimi due anni ha individuato dei ritagli di terreno comunale utile dove ha costruito nel 2012 appena 107 loculi, subito esauriti, e nei giorni scorsi ha appaltato altre 100 sepolture sulle quali già fioccano le prenotazioni. La soluzione sarà data dal prossimo ampliamento del cimitero sul quale si è pronunciato la Regione Siciliana in quanto l’area, a nord dell’attuale camposanto, ha un vincolo archeologico di secondo grado. C’è anche un progetto finanza presentato da una ditta privata per la costruzione di nuovi loculi nell’area da espropriare. Ultimamente un loculo in una struttura a schiera, nel vecchio cimitero, è costato all’utente 1300 euro.