Ultima serata del calendario della manifestazione Teatri di Pietra Sicilia nel teatro greco di Eraclea Minoa dove stasera l’associazione “Bottega dell’Arte” porterà in scena “Le Rane – Malincommedia sull’orlo del mondo” di Aristofane, per la traduzione di Cristina Putignano. Lo spettacolo comincerà alle 21 e sarà curato per la regia e drammaturgia dalla brava Cinzia Maccagnano che gli spettatori hanno potuto ammirare il 3 agosto scorso in “Caligola”. Saranno impegnate sul palcoscenico la stessa Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano Rita Salonia ed Oriana Cardaci. Il canto è di Daniela Troilo. Le musiche originali sono di De seta, Fontana e Lorenzi. Le scene e il coro sono curati da Rosalba Cannella e Mariella Beltempo e i costumi da Chiara Pizzolo.
“Le Rane” di Aristofane sono una parodia della decadenza politica e culturale dell’Atene dell’epoca del 405 a.C., ma soprattutto una riflessione sul teatro e sulla vita morale e sociale, all’indomani della morte di Euripide e Sofocle, ultime guide intellettuali della polis. Protagonista è Dioniso, il dio del teatro, ma che qui non è più il seducente straniero delle Baccanti, bensì un patetico personaggio in cerca d’autore, un attore senza ruolo al quale avanzano battute tragiche che, fuori contesto, risultano penose e grottesche desiderare e perciò di sognare. Basta uno che sogni per udire il canto delle Rane. E già, le Rane, chi sono? Le creature che stanno tra la vita e la morte, tra il sogno e l’incubo, tra la realtà e la finzione, tra il chiaro e l’oscuro, sullo Stige in attesa del trapasso, in attesa di poter cantare per essere zittite o ascoltate da chi, in bilico, sta inseguendo una chimera…
La rassegna Teatri di Pietra, ideata da Capua Antica Festival e diretta da Aurelio Gatti, quest’anno è promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con numerosi enti e organismi culturali di pregio come la Fondazione Whitaker, il FAI di Agrigento e il Polo Museale Pepoli di Trapani.