Piana Grande: Mare balneabile con rete fognante a rischio

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Il mare di Piana Grande, una delle tre località riberesi del litorale, è balneabile. Il sindaco Carnelo Pace ha emesso un’ordinanza con la quale revoca il provvedimento del divieto di balneazione lungo la chilometrica spiaggia in ciottoli il cui mare è stato inquinato nei giorni scorsi da una delle tante rotture dell’impianto di sollevamento fognario che porta i liquami dalla centrale di Seccagrande fino all’impianto di depurazione di contrada Torre per circa 8 chilometri. L’amministrazione comunale ha preso atto dei risultati sull’esito negativo delle analisi di laboratorio, effettuate dall’azienda sanitaria provinciale di Agrigento, e ha fatto togliere i cartelli del divieto di fare il bagno, in una delle più affollate spiagge del litorale.

E’ vero che il pericolo per la salute pubblica al momento è stato scongiurato, ma è anche vero che l’ipotesi delle periodiche rotture della rete fognante in pompaggio resta sempre alto in quanto la condotta presenta centinaia e centinaia di giunture che hanno subìto una cristallizzazione per cui sono facilmente soggette a causare delle perdite di liquami. Durante l’estate più volte la rete si è rotta e i liquami fognari hanno raggiunto il mare, nonostante il pronto intervento di Girgenti Acque che cura il servizio e il funzionamento.

La tubazione, composta da spezzoni lunghi 12 metri, corre lungo il litorale per  più di 4 chilometri da Seccagrande, attraverso Piana Grande, sino alla foce del fiume Verdura per risalire poi in contrada “Torre”, con il sistema di pompaggio forzato dei liquami.  I manicotti della fognatura, costruita oltre 15 anni fa, si sono rovinati e Girgenti Acque è intervenuta per le adeguate riparazioni e messa in opera di nuovi manicotti con il sistema dell’elettrofusione che appare più sicura. Ad oggi ne sono state realizzate una mezza dozzina, nei punti di rottura della condotta.

La società agrigentina, inoltre, per prevenire ulteriori danni, ha provveduto a collocare sulla rete fognaria due grosse valvole di tenuta che hanno il compito di bloccare un eventuale ritorno indietro dei liquami e per ammortizzare i cosiddetti colpi di ariete dovuti alla pressione. La rete potrebbe essere in parte rifatta, a stralcio, con un progetto in itinere di Girgenti Acque.