E’ tornata puntualmente, ormai come da tradizione, l’Infiorata di Montallegro, in occasione della festa religiosa del Corpus Domini. A promuoverla ed organizzarla è la locale associazione “Infiorata di Montallegro” che raggruppa le famiglie e tanti giovani della cittadina che con tanti sacrifici personali portano avanti l’iniziativa. Quest’anno, per la XI edizione, i tappeti floreali, realizzati in 48 ore, da maestranze locali che si improvvisano artisti e infioratori, sono stati soltanto due.
Il primo è stato realizzato ed esposto alla libera fruizione in piazza Giovanni Paolo II, davanti alla chiesa dell’Immacolata. Su un’area di circa 26 metri quadri, tutta ricoperta di fiori, è stata rappresentata l’immagine di Gesù che bussa alla porta. Accanto vi sono due rosoni a cui hanno lavorato i gruppi giovanili dell’associazione. Il secondo tappeto si trova collocato in via chiesa madre, davanti alla chiesa di San Leonardo, e raffigura l’immagine della barca che è il simbolo dell’Anno della Fede che viene celebrato nel 2013.
I due grandi tappeti, che sono stati visitati domenica da turisti e da un gruppo di sportivi che con auto d’epoca hanno fatto tappa nella cittadina, sono stati benedetti dall’arciprete don Giuseppe Gagliano durante la processione del Corpus Domini.
Per gli infioratori montallegresi si è trattato di un lavoro artistico e di un impegno certosino a cui hanno lavorato tante famiglie della cittadina che, ormai come da consuetudine, prendono parte a diverse infiorate nazionali. Sono reduci infatti da Pietra Ligure, in provincia di Savona, dove hanno partecipato il 18 maggio scorso all’infiorata nazionale che li ha visti in Liguria realizzare un grande tappeto di fiori con l’immagine di San Pietro. La settimana scorsa, tra Montallegro e Cattolica, invece hanno illustrato i prodotti agricoli tipici locali su un grande quadro floreale presso la cantina Rizzuto.
A disegnare tutti i bozzetti delle immagini floreali è l’artista locale Ignazio Marrella, mentre i tappeti diventano vere e proprie opere d’arte grazie all’oculata dedizione di tante famiglie che utilizzano per l’attività fiori freschi raccolti in campagna e fiori secchi acquistati con denaro delle proprie tasche. A collaborare è la comunità parrocchiale guidata da don Giuseppe Gagliano.