Unioni civili: vietato l’ingresso agli omosessuali

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Vincent e Bruno fremono. Mercoledì a Montpellier convoleranno a nozze.

Non ci sarebbe nulla di strano, se l’omosessualità non fosse considerata ancora una stranezza.

Vincent e Bruno saranno i primi coniugi gay in Francia.

Migliaia di francesi stanno protestando da giorni contro le unioni civili e le adozioni da parte dei gay.

Opporsi a un’unione d’amore manifestando in piazza è l’espressione ossimorica di una morale che non ha motivazioni ben argomentate.

Non sarà un semplice capriccio degli eterosessuali? Troppo egoisti per potersi immedesimare, godono di una certa fortuna: non verranno discriminati per il loro modo di vivere la sessualità. Che ci importa dei gay?

“Sono pervertiti, malati, sbagliati…” Praticamente queste sono definizioni da eugenetica nazista!

“Perché no, e basta! L’omosessualità non è amore!” E allora l’amore cos’è?

Voler stringere per mano la persona amata senza sguardi schifati o, peggio ancora, pestaggi; unirsi in matrimonio condividendo coi propri cari la propria felicità sono prerogative degli etero.

È vietato l’ingresso agli omosessuali.

“La natura vuole così…”

Mi chiedo allora se la gente che difende tanto ardentemente l’amore eterosessuale, manifesti altrettanto ardentemente contro quel machismo considerevole e sconsiderato che è alla base di molti, troppi episodi di femminicidio. Mi chiedo se questa gente interverrebbe se venisse a conoscenza di casi di violenza domestica tra coppie di amici. Mi chiedo come si comporta questa gente quando si trova a comunicare con persone omosessuali e quali argomenti adduce per spiegare ai propri figli le unioni omosessuali. Utilizza forse le stesse serie del calcio: A o B?

 

Questa gente avrà il coraggio di spiegare ai propri figli cos’è il sadismo? Il masochismo? Lo scambio di coppia? La pornografia? L’orgia? La “botta e via”?

Gli eterosessuali hanno da sempre portato avanti un paradigma abbastanza singolare: moralità pubblica, anarchia privata.

 

Bisognerebbe difendere i diritti altrui, quelli legati all’uomo e al cittadino. Non sprechiamo energie nel cacciare streghe (che non esistono).

“Empatia” è la parola che salverà l’uomo dalla crisi dei valori, non “chiusura” dentro schemi preconcetti.