Paloma: prendiamo esempio da loro

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no violence

Tutti giù a puntare il dito. Ogni ora, minuto, secondo di ogni benedettissimo giorno. A puntare il dito, perché affondano, eccome. Giovani ubriachi, anime spezzate, adolescenze ribaltate, minorenni irriconoscibili. Accade in ogni angolo di Ribera, del mondo, del globo. Lo sappiamo, ok. Affondano, sì, ma a volte, riaffiorano pure.

Sbocciano come fiori, germogli, se non tutti almeno una buona parte di loro, senz’altro e per fortuna. E allora qui, adesso e almeno per una volta, mettiamo il resto da parte, sperando che il resto, provi almeno un po’ di invidia e si penta di sprecare il proprio tempo.

Ma sì, per una volta parliamo di loro. Di quelle e quelli che non affondano, ma riaffiorano da questa nube di perplessità. Per esempio, parliamo delle ragazze di Paloma. Di loro e del loro coraggio di metterci forza e faccia.

“Saremo in tante, popoleremo la piazza, balleremo con la coreografia ufficiale e ci uniremo ancora una volta per dire BASTA alla violenza sulle donne! Partecipare è un dovere morale, per tanto cogliamo l’occasione per invitarvi a condividere un evento importante”. Questo dicevano giorni fa. Uno slogan che con il passare di alcune settimane è diventato segno tangibile della Ribera che ci rende orgogliosi. Che è stato capace di coinvolgere tantissima gente.

Uno slogan contro la violenza sulle donne. Foto, una miriade. Belle, da conservare, delle quali vantarsi. Foto che rappresentano un modo di essere e di pensare. Di agire, soprattutto, non a parole, ma con i fatti. Che rappresentano forza e coraggio, appunto. Amore, sì. Verso la vita, mettiamola così. L’amore e il suo vivere sognando; le ragazze di Paloma e il loro vivere amando.

Ragazze da apprezzare e coccolare. Che ci fanno sentire un po’ contenti e vicini, anche se siamo un po’ tristi e lontanissimi.