Un salto nel passato secolare di “cunti” tradizionali e delle musiche popolari avrà luogo alle ore 18 di domenica ad Agrigento in piazza San Giuseppe con lo spettacolo “Moviti Fest”, promosso da diverse istituzioni provinciali e regionali. A proporre le suonate e le storie popolari saranno il cantastorie Luigi Di Pino e il Gruppo di Canto Popolare Favarese, con la direzione artistica di Antonio Zarcone. Sul palcoscenico si esibiranno Mimmo Pontillo ai mandolini, Totò Sciacca alla chitarra acustica, Angelo Sanfilippo alla fisarmonica, Antonio Zarcone alla chitarra acustica e il cantastorie Luigi Di Pino i quali racconteranno e faremo ascoltare antiche storie e suonate mandolinistiche popolari e le musiche dei barbieri, tratte dalla tradizione popolare siciliana che nei decenni del secolo scorso venivano eseguite nei quartieri, nelle piazze e nei saloni delle barberie.

Con mandolini, chitarre e fisarmoniche saranno eseguite brani musicali ballabili (mazurche, valzer, polche, tanghi e tarantelle) che, eseguite da artisti, un tempo erano patrimonio popolare di ogni strato sociale. Nelle botteghe nascevano autentiche composizioni musicali e melodie che un tempo arrivavano sui palchi dei teatri, nelle sale da ballo e nelle piazze.
“Alcuni brani – ci dice Antonio Zarcone, ricercatore musicale e apprezzato cantore popolare – fanno la storia dei cantastorie siciliani, di una tradizione antichissima, erede dei menestrelli medievali, che per tanti anni sono stati la memoria degli avvenimenti siciliani, dei personaggi cari al popolo”.
Per tanti agrigentini, specie gli anziani, sarà un toccante tuffo nel passato che richiamerà alla memoria le storie raccontante agli angoli delle piazze tramite una chitarra e un semplice cartellone colorato, dipinto spesso dagli stessi cantastorie. Con la forza del canto, della mimica e della loro parlata dialettale raccontavano le storie di personaggi osservate e cantate, come oggi avviene in tante trasmissioni televisive. Ma non sono le stesse storie e le stesse musiche.





