Palermo: Al Circolo di Cultura il libro di Maurizio Piscopo su Danilo Dolci, con le fisarmoniche di Petta e Piscopo

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Prima le parole, poi la musica. Un incontro intenso, denso di emozioni e di contenuti, ma anche di leggerezza grazie alle note delle fisarmoniche di Maurizio Piscopo e di Pier Paolo Petta. Ieri pomeriggio al Circolo della stampa di Palermo che ha ripreso le sue attività nel salone Orlando Scarlata di via Francesco Crispi 286, il ciclo di incontri autunnali si è aperto con “Ci hanno nascosto Danilo Dolci” (editore Navarra) scritto da Maurizio Piscopo, e presentato da Salvatore Ferlita, Vito Lo Scudrato, Francesco Pintaudi e Amico Dolci, figlio di Danilo e musicista.

La straordinaria attualità non solo degli scritti ma anche dei temi che sessant’anni fa il sociologo triestino aveva sollevato in Sicilia è stata al centro dell’introduzione del vicesegretario regionale di Assostampa Roberto Leone che ha poi guidato i vari interventi aperti proprio da Maurizio Piscopo che ha sottolineato come l’esempio diretto dell’azione pacifista di Danilo Dolci sarebbe quello necessario proprio oggi nell’attualità vissuta nel conflitto Medioriente. Salvatore Ferlita si è invece trasferito sulla parte letteraria, fondamentale, della produzione di Danilo Dolci, ricordando come un gigante del pensiero come lui sia stato invece trascurato nella didattica quotidiana nella scuola italiana. Una carenza gravissima che avrebbe permesso riletture importanti anche dei principali capolavori della letteratura italiana. Gli ha risposto in parte Vito Lo Scrudato, storico preside del liceo Umberto I, ricordando che in proprio nel suo istituto si era cercato di porre rimedio affrontando gli scritti di Dolci ma che sicuramente questa resta una lacuna importante e grave nel panorama nei programmi scolastici.

Quindi il primo intermezzo musicale con un duetto tra Maurizio Piscopo e il maestro Pier Paolo Petta prima di proseguire l’incontro con l’intervento di Amico Dolci. Il figlio di Danilo ha voluto sottolineare come l’esempio del padre è stato fondamentale per la costruzione di un movimento dal basso, con la partecipazione di chi voleva sostenere i propri diritti dopo essere stato convinto della giustezza delle motivazioni. E questo ha permesso in una Sicilia arretrata come quelli degli anni 50 e 60, di creare a Partinico e nella Sicilia occidentale un movimento vero, che ancora oggi dimostra la bontà dell’attualità dei temi che andava proponendo dalla lotta alla povertà alla siccità, che allora come oggi viene vissuta in molte parti della Sicilia.

Quindi il professor Francesco Pintaldi è voluto entrare nel merito del libro e soprattutto del titolo chiedendo come mai non abbia voluto l’autore sottolineare con una punteggiatura l’affermazione “ci hanno nascosto Danilo Dolci” prima di giungere al termine, dopo un intervento di Antonella Chinnici sulla attualità della didattica di Dolci, con due straordinari pezzi eseguiti dall’fisarmoniche di Maurizio Piscopo e Pier Paolo Petta. Al termine applausi e molti complimenti ai musicisti e come di consueto negli appuntamenti del circolo della stampa, un calice di vino offerto dalla sezione siciliana dell’Associazione donne del vino che collabora con tutti gli eventi organizzati da Assostampa Sicilia.

Nel salone Orlando Scarlata, intanto prosegue la mostra “Memorabili” gli scatti dei cronisti in primo piano, che hanno attirato l’attenzione dei tanti che hanno partecipato all’incontro, mentre il nuovo appuntamento con il Circolo della Stampa sarà giovedì prossimo 9 ottobre, alle 18, con Pino Scorciapino il suo “Gocce di pace”: parteciperanno il segretario regionale di Assostampa Giuseppe Rizzuto e giornalista Franco Nicastro.