E’ stata una fumata nera quella di ieri mattina in prefettura tra gli 87 dipendenti comunali part-time e il sindaco Matteo Ruvolo, collegato da remoto per il maltempo, per la richiesta avanzata dai dipendenti municipali che chiedono l’adeguamento del contratto di lavoro da 24 a 34 ore settimanali. E’ stato un nulla di fatto perché le posizioni sono rimaste invariate per cui tutto dipenderà dall’assemblea di stamattina che, alle 10, deciderà se incrociare le braccia e iniziare lo sciopero.
Gli 87 lavoratori, sostenuti dalla Cgil, chiedono l’adeguamento perché le attuali 24 ore sono pagate dalla Regione Siciliana fino al pensionamento, mentre il Comune si dovrebbe caricare delle altre 10 ore richieste. Le posizioni ad oggi sembrano lontane. I lavoratori affermano che sono a disposizione le somme di denaro derivanti dai pensionamenti e dalle cessazioni anticipate dei dipendenti. L’amministrazione comunale promette l’adeguamento delle ore contrattuali a 30, ma soltanto dopo l’approvazione del bilancio pluriennale di previsione 2024-2026.
“Dobbiamo salvaguardare gli equilibri di bilancio – dice il primo cittadino Ruvolo – vogliamo portare l’orario al momento a 30 ore, possiamo farlo successivamente all’approvazione dello strumento finanziario previsto a breve. Effettueremo dei tagli nei vari capitoli di spesa, ma oltre non possiamo andare. Servono 420 mila euro”. Ezio Noto della Cgil dice: “Puntiamo a 34 ore con l’integrazione di 136 mila euro con l‘integrazione 2023, con i pensionamenti e con le somme dei dipendenti deceduti”.