Pare sia arrivato all’epilogo la vicenda delle 60 case popolari di Largo Martiri di via Fani che dovrebbero essere consegnate alle 60 famiglie entro la fine di maggio. Questo è stato detto lunedì pomeriggio al sindaco Matteo Ruvolo che ad ogni inizio di settimana si reca ad Agrigento per incontrare i vertici dell’Iacp ai quali chiede di avere al più presto l’elenco dei nuclei familiari, tra proprietari con riscatto ed assegnatari in locazione, per procedere all’assegnazione degli alloggi ubicati nelle 10 palazzine.
Sarà compito dell’impresa messinese consegnare le chiavi dei singoli appartamenti all’Istituto Autonomo delle Case Popolari che dovrà verificare il buon funzionamento delle opere e dei servizi connessi, dagli impianti elettrici, idrici e del gas, C’è la preoccupazione che, consegnate le case popolari, si possa aprire un contenzioso tra la ditta che ha ultimato gli alloggi e gli assegnatari. C’è pare qualche problema di ordine burocratico da risolvere in quanto è in corso ancora la verifica per quattro famiglie.
Per evitare ulteriori ritardi, che vanno avanti da tempo, l’amministrazione comunale e la commissione municipale istituita potrebbero assegnare le case alle famiglie che hanno le carte a posto. Sta per essere completato il lungo iter degli accatastamenti per 56 famiglie che attendono da oltre 10 anni gli alloggi che sono stati abbattuti, perché costruiti con cemento depotenziato, finanziati dalla Regione Siciliana e ricostruiti. Circola voce che nel giorno della consegna possano arrivare a Ribera l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò e pure l’assessore all’Economia Marco Falcone. Quest’ultimo ha seguìto per anni tutta vicenda della ricostruzione, con diversi sopralluoghi in cantiere.
