Bivona: Riparte il Parco dei Monti Sicani in 12 comuni agrigentini e palermitani

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Riparte da zero, dopo tre anni di stasi, il Parco dei Monti Sicani che interessa le aree montane di 12 comuni, 6 agrigentini e 6 palermitani, a cavallo tra le due province. Si è riunito a Palermo, in presenza, sotto la direzione dell’assessore a Territorio ed Ambiente Totò Cordaro, davanti ai sindaci dei comuni e delle associazioni ambientaliste, il “Comitato Promotore del Parco dei Monti Sicani” a seguito del voto favorevole dei 12 consigli comunali. Il vertice è servito ad accogliere la proposta di istituzione del parco avanzata dai consigli comunali di Bivona, Burgio, Cammarata, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Prizzi, Sambuca, San Giovanni Gemini e Santo Stefano di Quisquina.
Questo l’impegno preso. “Nei prossimi giorni si procederà alla perimetrazione del parco, per concludere l’iter istitutivo e creare nuove opportunità di sviluppo e valorizzazione, nel rispetto dell’ambiente. Stiamo lavorando per la Sicilia”, ha scritto su facebook l’assessore regionale Totò Cordaro. Ha espresso soddisfazione il sindaco di Burgio Francesco Matinella: “Un iter lunghissimo che ha vissuto alterne e complesse vicende di istituzioni e di bocciature. Il parco sarà occasione per puntare su turismo, natura, ambiente, trekking, occasione di economia per tutto il territorio dei comuni montani”.
Il parco nell’ultimo decennio è stato istituito due volte, nel 2014 e nel 2018, e per due volte è stato bocciato dal Tar per via della perimetrazione che è stata impugnata per la presenza nell’area delle cave e delle aziende agricole e zootecniche, preesistenti, che danno lavoro ed attività economiche.


L’iter per l’istituzione del Parco regionale dei Monti Sicani è ripartito ufficialmente il 5 dicembre del 2019 con il decreto di costituzione del nuovo comitato promotore firmato dall’assessore Cordaro. L’istituzione del Parco dei Monti Sicani trova giustificazione nella presenza di straordinarie emergenze vegetazionali, floristiche, faunistiche e geologiche della Sicilia centro-occidentale. L’importanza naturalistica testimoniata dalla presenza nel territorio interessato di 4 grandi riserve naturali istituite, 15 siti di importanza comunitaria più una vasta zona di protezione speciale. Vengono messe in connessione le 4 grandi riserve naturali orientate di “Monte Cammarata”, “Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio”, “Monte Carcaci” e “Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco”, le quali, con l’inclusione delle aree di collegamento, portano la superficie interessata a superare i 40.000 ettari.