San Giovanni Gemini: Appaltata la strada provinciale 26 per 467 mila euro

645

Più sicurezza per gli automobilisti che si troveranno a transitare per la strada provinciale 26 che in questi ultimi anni è stata interessata da tre movimenti franosi che hanno creato un certo disagio e per fortuna non hanno creato danni a persone e cose. L’arteria finalmente sarà riparata per un miglioramento del traffico veicolare tra i paesi della montagna.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha reso noto di avere aggiudicato, nell’ultima tornata di gare di opere stradali, l’appalto per i lavori di manutenzione straordinaria sulla SP n. 26, nel tratto B, tra la strada statale 189 e San Giovanni Gemini.
Sono dei lavori programmati da tempo su un progetto che è stato elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali e un’opera viaria finanziata con 748 mila euro, giusta delibera n. 87 del 2017 della giunta regionale che riprogrammava le risorse finanziarie ex FAS 2000/2006 destinate alle strade secondarie di rilevante importanza sul territorio regionale, in particolare su quello montano dove nell’Agrigentino ha presentato per anni precarietà, disagi e pericoli.
L’appalto, gestito come ormai avviene dall’inizio del 2019 in modalità telematica, è stato aggiudicato provvisoriamente all’impresa 3B Costruzioni di Favara, che ha offerto il ribasso del 38,7423 per cento sull’importo soggetto a ribasso di 724.072,60 euro, per un importo netto oggi di 443.550,22 euro ai quali vanno aggiunti 23.927,40 euro per oneri di sicurezza non assoggettati a ribasso. L’importo contrattuale complessivo è ora di 467.477, 62 euro più Iva.
Il completamento dell’opera pubblica, al servizio di migliaia di viaggiatori, consentirà di rimuovere le frane ai km 3+000, 4+150 e 4+300, che hanno abbassato i livelli di sicurezza su un’importante via di accesso alla zona montana, causando per diverso tempo disagi, limitazioni al transito e qualche deviazione. C’è da sperare che l’impresa rispetti in pieno i tempi di realizzazione, approfittando delle stagioni estiva e autunnale, in maniera che le condizioni climatiche del prossimo inverno, come le piogge, non rallentino notevolmente l’attività del cantiere.