Siculiana: Barca di migranti sulla spiaggia, pingpong di responsabilità per la sua rimozione

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Rimuovere una barca abbandonata dai migranti sul litorale di Siculiana, all’interno della riserva naturale di Torre Salsa, scatena un pingpong di responsabilità tra le diverse istituzioni che dovrebbero provvedere a trovare una soluzione per evitare l’inquinamento della spiaggia. Nei giorni scorsi, dopo l’individuazione del natante, l’associazione Mareamico di Agrigento aveva denunciato la presenza del barcone, arenatosi sulla sabbia, e il conseguente inquinamento con il materiale contenuto sulla barca come carburante, olio, batterie, legname, plastica e vestiti vari lasciati dai migranti.
La vicenda si è trasformata in un pingpong tra quanti devono provvedere alla rimozione dell’imbarcazione. Oggi ad intervenire sono gli operatori della riserva naturale di Torre Salsa, i volontari del WWF, i quali precisano che la barca è stata individuata nella stessa mattinata dell’abbandono, ai piedi di Monte, promontorio dell’area e che subito è stato chiesto l’intervento dei carabinieri di Siculiana e dei militari della capitaneria di porto di Porto Empedocle che sul posto non sono riusciti a trascinare al largo la barca per la messa in sicurezza in quanto il natante si era arenato su un fondale di pochi centimetri che ne ha impedito la rimozione.
Il WWF e la Guardia Costiera hanno ritrovato nei pressi dell’imbarcazione plastica, indumenti bagnati, bottiglie di latte ed alimenti vari. Non c’erano batterie. Ogni volta gli operatori, con relazione e documentazione fotografica, hanno trasmesso il materiale alla Procura della Repubblica. Oggi resta il fatto che il relitto rimane ancora sulla spiaggia, non si sa chi deve rimuoverlo e non può essere affidato a terzi.