Un giovane cuoco riberese è rimasto vittima in un grave incidente stradale avvenuto nel centro storico di Firenze. La vittima è Filippo Antonio Migliorino, di appena 22 anni, che lavorava come cuoco presso il Grand Hotel Baglioni. La tragedia della strada si è verificata all’1,40 della notte tra lunedì e martedì, all’incrocio tra la via Mariti e la via del Ponte di Mezzo, quando il cuoco, che viaggiava a bordo di uno scooter e che stava per tornare a casa dopo il lavoro, è entrato in collisione con una autovettura alla cui guida c’era un 57enne originario della provincia di Parma.
Chi ha avuto la peggio è stato il ragazzo riberese che, scaraventato sul selciato, ha riportato gravi ferite a diverse parti del corpo. Vani sono stati i tentativi di rianimarlo condotti sul luogo del sinistro da parte dei sanitari del 118, fatti intervenire prontamente. Tuttavia, per il ragazzo non c’è stato niente da fare. I traumi hanno fermato il suo cuore.
La magistratura ha disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo, oltre che le analisi tossicologiche. Anche l’autista della autovettura è stato accompagnato in ospedale dalla polizia municipale per le analisi tossicologiche che avrebbero dato esito negativo.
L’incidente si è verificato all’incrocio tra le due arterie dove era in funzione un semaforo. Allo stato attuale la polizia municipale fiorentina sta ricostruendo la dinamica dell’incidente, alla luce del racconto fatto da due testimoni e della presenza di una telecamera che potrebbe fare luce sulle modalità dello scontro.
Appena identificato dai colleghi di lavoro, gli inquirenti hanno informato subito i familiari del giovane i quali risiedono a Ribera nel popolare quartiere di Cozzo di Mastro Giovani. La famiglia è partita in giornata per la Toscana. La notizia, ripresa in mattinata dai media, si è diffusa subito nella cittadina dove il giovane era molto conosciuto per avere frequentato le scuole a Ribera e l’istituto alberghiero di Sciacca dove aveva preso il diploma.
Da un paio d’anni, Filippo Antonio Migliorino, molto stimato per l’amore che nutriva verso la cucina, aveva trovato occupazione a Firenze presso l’Hotel Baglioni dove i colleghi di lavoro lo piangono disperatamente ormai da due giorni. La famiglia Migliorino riporterà la salma del congiunto a Ribera per la tumulazione.