Carmelo Miceli, riberese, avvocato, residente a Palermo, entra al parlamento nazionale. La notizia si è diffusa ieri pomeriggio nel capoluogo siciliano quando è stato dato per certo che Maria Elena Boschi avrebbe preso per legge il seggio vinto all’uninominale in Alto Adige. Il beneficiario dell’exploit altoatesino della sottosegretaria sarebbe Carmelo Miceli, faraoniano di ferro, da quattro anni e mezzo segretario del partito a Palermo.
La notizia ha avuto vasto eco a Ribera dove il giovane neo deputato è nato e dove vivono i suoi familiari. E’ sposato e ha due figli. Molti giornali isolani hanno parlato del “bravo timoniere per il Pd nella burrasca politica ed elettorale di questi giorni”.
Numero due nel listino plurinominale per la Camera dei Deputati di Palermo, Bagheria e Marsala , Carmelo Miceli, avvocato di professione nel foro palermitano e in uno stadio importante, la sua faccia opposta a quella dei mafiosi l’ha più volte messa. Non ha mai cercato la ribalta, però il suono nome e cognome è stampato negli atti di diverse sentenze contro Cosa Nostra, specie quando c’era da rappresentare le parti civili. Sarò parlamentare della Repubblica italiana eppure non posso gioire per il risultato elettorale del PD.
Questa una delle prime dichiarazioni rilasciate ai media e su facebook del neo parlamentare.
“È evidente che dovremo riflettere e la fase congressuale potrà e dovrà essere l’occasione per farlo – scrive Carmelo Miceli – Il risultato elettorale ha premiato inequivocabilmente altri e il peggiore degli errori sarebbe considerare gli elettori degli stolti che si lasciano incantare da chi parla alla loro pancia. Sforziamoci di ritrovare il modo per tornare in sintonia con il popolo, soprattutto con quello che, una volta, era il “nostro” popolo. Perché è vero. Perdere fa male, ma a volte bisogna sbattere la testa per comprendere.
Talvolta serve un forte acquazzone per tornare ad apprezzare i colori dell’arcobaleno.
Ps: grazie di cuore! Spero di non deluderVi”.