D come donna, a cui è dedicata la giornata di giovedi, 8 marzo, D come Dirompente, Dissacrante e Dinamica, gli aggettivi che definiscono bene Listystrata, la commedia che andrà in scena, non a caso per quella data, presso il teatro l’Idea di Sambuca. Lo spettacolo, inserito nel cartellone della stagione teatrale, è un classico “contemporaneo” della commedia greca di Aristofane riscritto e riadattato da due donne, tanto per restare
in tema, Valentina Ferrante e Micaela De Grandi della Compagnia Banned Theatre di Catania.
Le due registe hanno sapientemente rivisitato il testo, già originariamente ricco e vivace, con una riscrittura sorprendente, attuale, mai noiosa, in grado di intercalare anche parti cantate, con un evidente richiamo al coro di greca memoria, su musiche originali dell’artista di fama nazionale Luca Mauceri. Tutta la vicenda, molto aderente al testo originale di Aristofane, si snoda intorno al tema-contenitore universale della guerra e racconta lo
stratagemma surreale e creativo messo in campo dalle donne ateniesi del V sec. A. C. per indurre i mariti a cessare la guerra del Peloponneso. Lysitrata, la protagonista, sa bene che il sesso fa muovere il mondo e convince tutte le donne greche ad astenersi dai rapporti sessuali con i mariti finché la guerra del Peloponneso non sarà cessata.
Il tema universale è quello della guerra ed è portato in scena senza banalizzazioni, in modo leggero, sorridente, con spunti di riflessione molto profondi e con qualche ricaduta
piccante ma mai volgare. Lisistrata sfida e nello stesso tempo seduce gli uomini: Il suo messaggio, oltre l’invito alla pace e alla riconciliazione tra i Greci, è l’affermazione della parità fra l’uomo e la donna. Da qui la scelta di portare in scena questa piece nella giornata dedicata alla donna, per ricordare come nell’ Atene del V sec. A. C. dove il principio dell’ isonomia, estensione dei diritti, comincia a muovere i primi passi verso il concetto di uguaglianza, anche il tema della parità di genere era oggetto di attenzione. Lysistrata ci racconta, nel linguaggio paradossale e surreale tipico del genere comico, che le donne sono cittadine al pari degli uomini e che anch’esse hanno il diritto e il dovere di essere utili allo Stato.
La piece riporta il teatro alle sueorigini, con un ritmo incalzante e vivace fatto di battute, ritmi, gustose trovate portate in scena dai sei interpreti, pur mantenendo uno svolgimento leggero e scorrevole. Gli accorgimenti e gli elementi scenici adottati, come il pannello sullo sfondo che richiama la vagina e i tanti simboli fallici presenti in tutta la pièce,
i colorati costumi di Nunzia Capano, le battute, le buffe movenze e le parti cantate (con evidente richiamo al coro greco), confezionano in circa 90 minuti un lavoro che, pur trattando argomenti come la guerra, la condizione della donna, il sesso ed il desiderio di pace, regala spensieratezza, sorrisi ed ilarità, oltre che tanti suggerimenti per il nostro confuso e travagliato presente.
Lo spettacolo, secondo un bel rituale ormai consolidato, sarà preceduto, alle ore 20, nel foyer del teatro, da
una degustazione di vini offerti dalla Cantina Barbera.
Prezzo biglietti : 15 euro platea e palchi centrali – 13 euro palchi laterali
Prezzo ridotto a 10 euro per gli under 25