Ribera: La città mercoledì ricorda i marinai greci morti nel naufragio dell’Angelika

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. Mercoledì prossimo le autorità amministrative e la città ricorderanno, con una manifestazione, la tragedia del mare del 6 febbraio 1906 quando di fronte alla spiaggia di Seccagrande affondò la nave greca “Angelika” con il suo carico di 10 persone, quasi tutte della famiglia Lemos, e di tanto materiale per l’edilizia. A 112 anni dal naufragio del veliero, che era partito da Marsiglia ed era diretto all’isoletta greca di Inousses, le amministrazioni civiche, grazie all’iniziativa di Mimmo Macaluso, ricercatore, responsabile subacqueo del WWF, hanno concordato un evento commemorativo.
Nella città delle arance, il sindaco Carmelo Pace, dopo la celebrazione di una messa nella chiesa di San Nicola, patrono di Ribera e di Inousses, deporrà un omaggio floreale sulla tomba dei marinai nel locale cimitero e una corona di alloro davanti al monumento realizzato nel 1996 sulla spiaggia di Seccagrande con i mattoni recuperati dal fondo della nave inabissatasi. Sempre mercoledì la nave greca “America Graeca”, di proprietà del grande armatore greco Evangelos Angelakos di Inousses, passerà nel Canale di Sicilia, di fronte a Seccagrande, lancerà in mare una corona di fiori ed emetterà il suono della sirena, in omaggio ai compatrioti annegati.

Mimmo Macaluso, con i colleghi del club subacqueo Seccagrande, recuperò le grandi ancore della nave. Fu realizzato un monumento, vennero in Sicilia amministratori comunali e parenti delle vittime da Inousses, grazie al lavoro svolto da Giorgio Diakenissakis, un giovane greco sposato a Ribera. Nacque un gemellaggio tra le due cittadine che, per intervento del Distretto Scolastico e del Lions Club, continua ancora.