Caltabellotta: E’ arrivato da Londra il rabbino d’Europa alla ricerca delle origini

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Alla ricerca delle origini e delle proprie radici è arrivato in visita da Londra il rabbino capo degli Ebrei d’Europa Chaim Weiner che è stato ricevuto alle porte della cittadina dal sindaco Paolo Segreto e dallo storico locale Vincenzo Mulè. Accompagnato da una delegazione inglese, ha voluto visitare il vecchio quartiere ebreo che, per circa cinque secoli fu abitato da oltre 500 ebrei, si trova collocato attorno alla via delle Scuole dove esiste ancora l’immobile delle antiche scuole ebraiche, i ruderi della sinagoga e del madroneo, unico in Sicilia.
Sono state consegnate simbolicamente le chiavi del palazzo che il proprietario Paolo Pumilia, caltabellottese, intende donare alla comunità ebrea europea per poterne usufruire culturalmente, quando vorrà tornare anche periodicamente in città. Pranzo decisamente kosher a Le Querce. A fare da gancio all’iniziativa e a promuovere l’incontro è stato Vincenzo Mulè ed Angelo Leone che, con la collaborazione di Ilaria Campisciano e Lilla Grisafi e la presenza di Pino Mulè della Pro Loco, hanno accompagnato la delegazione in paese e hanno fornito le spiegazioni storiche, artistiche e culturali sulla massiccia presenza degli Ebrei a Caltabellotta dal 939 sino al 1492 quando i reali di Spagna Isabella e Ferdinando decisero la loro cacciata con un editto.


“Era una comunità importante e preziosa – ha raccontato Vincenzo Mulè al rabbino Weiner – perché erano intellettuali, medici, aromatari, banchieri, maestri di scuola, artigiani, allevatori commercianti che dal porto di Sciacca inviavano le merci nel bacino del Mediterraneo e in Europa. Il più noto tra tutti fu Samuel Bulfarachio, alias Gugliemo Raimondo Moncada seu Flavio Mitridate. Della presenza degli Ebrei rimangono tutt’oggi in paese tanti cognomi e “nciurii”. Della loro presenza si contano oggi una lapide sepolcrale in ebraico, il quartiere, resti della sinagoga con pozzo, l’edificio delle scuole ebraiche e una ricca documentazione notarile tradotta dalla storica dell’ebraismo Angela Scandaliato. La delegazione tornerà a Caltabellotta nel prossimo autunno”.