Ribera: Si lavora a tappe forzate per liberare le strade dai detriti

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Si lavora a tappe forzate su tutto il territorio di Ribera per liberare le strade di campagna e le vie di grande comunicazione dalla presenza dei detriti causati dal nubifragio del 25 novembre scorso. Sono all’opera di diversi giorni la Protezione Civile, l’Esa, il Comune di Ribera e il consorzio di bonifica 3 Agrigento. A coordinare i lavori è l’ufficio della Protezione Civile Comunale che si sta occupando del ripristino e della transitabilità delle strade comunali, provinciali ed interpoderali con dei fondi prelevati dall’amministrazione comunale dal capitolo delle somme urgenze. I lavori vengono eseguiti infatti da alcune ditte private locali che puntano sul mettere in sicurezza le arterie che rappresentano un serio pericolo per l’incolumità pubblica. Si lavora sulle strade di collegamento per consentire agli agricoltori di raggiungere le loro aziende per la raccolta delle arance.
L’amministrazione comunale riberese è impegnata a seguire i lavori in corso dell’Esa che con pale meccaniche, cingolati e carrelli hanno aperto dei passaggi sulle strade comunali di Scirinda, del castello, di Bocca Vallone e della Donna Inferiore che erano intransitabili e bloccate da frane di fango e pietre.
Sta seguendo di persona i lavori in atto il neo assessore all’Agricoltura Salvatore Daino che all’indomani della sua nomina si è trovato con la patata bollente tra le mani. “Siamo impegnati principalmente sulla viabilità – ci dice l’amministratore comunale – per rendere transitabili anche le strade della Castellana, della Cisternazza e di Bocca Vallone. Con l’assessore Caracappa di Sciacca stiamo collaborando per l’area del basso Verdura, in agro saccense, dove nelle contrade “Spatuliddi” e “Chiuppu Siccu”, il fiume è uscito dagli argini e bisogna subito correre ai ripari per evitare altri danni con le prossime piogge”.
L’emergenza prevede, in una seconda fase, tra qualche settimana, la pulizia dei tanti valloni presenti nelle contrade, tutti intasati di arbusti e detriti che impediscono il deflusso dell’acqua piovana. Poi, a seguire, serve liberare il letto dei tre fiumi del territorio, Magazzolo, Platani e Verdura.